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Omicidio operaio nel reggiano, condannato presidente azienda


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Due condanne per l’ omicidio dell’ operaio tunisino Ismail Jaouadi sono state pronunciate questa sera dalla Corte di Assise di Reggio Emilia. Il tunisino Jaouadi, operaio della Dimac di Castelnuovo Rangone, venne ucciso con 5 colpi di pistola alla schiena il 24 luglio 2002, secondo l’ accusa perché sapeva cose della gestione aziendale che avebbe dovuto ignorare e per le quali ricattava i dirigenti.

L’ arma era stata trovata in un laghetto di Castelvetro (Modena). Gaspare Mattarella, allora presidente della Dimac, è stato condannato a 26 anni di carcere; Antonino Erbini, socio lavoratore della stessa ditta, a 23 anni. I due sono ritenuti ideatori del delitto di San Sisto di Poviglio (Reggio Emilia), ma si sono sempre dichiarati estranei all’ omicidio e per questo hanno scelto di andare in Assise. Con rito abbreviato, invece, i co-imputati Mario De Luca di Castelnuovo Rangone e Biagio Grassia di Sassuolo furono condannati il 9 febbraio scorso, rispettivamente a 16 anni e mezzo e 14 anni e mezzo.