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Confsal firma in Confindustria, a Roma, l’intesa sulle nuove regole


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lavoroMarco Paolo Nigi, il Segretario Generale della Confsal, la maggiore confederazione dei sindacati autonomi dei lavoratori italiani, ha sottoscritto, ieri, a Roma, in Confindustria, l’accordo del 15 aprile 2009 per l’attuazione dell’intesa sulla riforma degli assetti contrattuali per il privato impiego.

L’Intesa fa seguito all’accordo quadro generale sottoscritto a Palazzo Chigi il 22 gennaio e a quello siglato il 30 aprile con il ministro Brunetta per il pubblico impiego.

La durata del nuovo contratto è triennale sia per la parte normativa sia per quella economica. L’aumento salariale si misurerà sulla base dell’inflazione previsionale effettuata dall’ISAE (Istituto di Studi e Analisi Economica) incaricata di stimare ogni triennio l’IPCA (indice dei prezzi al consumo armonizzato, per l’Italia, in ambito europeo), depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati.

Grande soddisfazione per la Confsal, che si vede riconosciuto il ruolo che ha saputo conquistarsi negli ultimi anni offrendo ai lavoratori tutela a tutti i livelli. Muovendosi in modo autonomo dai partiti e da polemiche strumentali, il sindacato Confsal ha dimostrato con i fatti di credere solo ed esclusivamente nel dialogo sociale, l’unico strumento che consente effettivamente di lavorare in modo costruttivo per il bene dei lavoratori.

Il Segretario Generale della Confsal Emilia Romagna – Letizia Giello – ha dichiarato: “Si tratta di un buon accordo che supera quello del ’93 e consente di allineare, specie con la contrattazione di secondo livello (aziendale e territoriale), i salari italiani alla media di quelli attualmente in vigore nei Paesi più avanzati dell’UE”.

“Solo la Regione Emilia Romagna – precisa con forza Letizia Giello – si ostina ad ignorare la Confsal escludendola dai tavoli regionali di concertazione, a cominciare dal la CRT (Commissione Regionale Tripartita, la cui composizione risale al ’99). Ultimo scontro è di questi giorni ed è nato sull’Accordo per gli ammortizzatori sociali in deroga: a tutti è stato concesso di firmarlo, fatta eccezione per la Confsal.  Altre sigle sindacali, che non rappresentano niente e nessuno, hanno sottoscritto l’Accordo.  A nulla è valso rivolgersi al sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Bertelli, e al Presidente della Giunta , il governatore Vasco Errani, i quali non hanno risposto, anzi hanno ignorato del tutto le richieste della Confsal. Il loro silenzio è un’offesa non tanto al sindacato autonomo in sé , piuttosto ai lavoratori che la Confsal si onora di rappresentare. La Confsal Emilia Romagna – continua Letizia Giello – non ha polemizzato prima delle elezioni per rimanere coerente con i principi di autonomia di cui si fregia, volendo rispettare i diversi schieramenti.

La campagna elettorale è finita (o quasi): è tempo dunque di mostrare verso la Confsal lo stesso rispetto che i governanti della Regione Emilia Romagna riservano alle altre sigle sindacali, talvolta di gran lunga meno rappresentative.

Il Consiglio regionale della Confsal Emilia romagna, riunitosi il 3 giugno 2009 a Bologna, ha dato mandato al segretario, Letizia Giello, di adoperare tutti i mezzi di protesta pur di vederee riconosciuta la reale rappresentatività del sindacato, ricorrendo, se occorre, perfino al sit-in davanti alla sede della Giunta regionale, in via Aldo Moro, 52.

(Il Segretario Generale Confsal Emilia Romagna – prof.ssa Letizia Giello)