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F1, GP d’Europa: un altro podio per la Ferrari


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Ferrari_RaikkonenAppena prima della pausa estiva, Kimi Raikkonen era arrivato secondo a Budapest ed oggi il pilota della Scuderia Ferrari Marlboro è salito ancora una volta sul podio, questa volta al terzo posto dopo una bella gara. Al suo debutto per la Scuderia, Luca Badoer ha portato la sua F60 al diciassettesimo posto.Dopo che Felipe Massa lo scorso anno aveva vinto la gara inaugurale a Valencia, oggi, Rubens Barrichello ha fatto sì che l’inno nazionale brasiliano suonasse ancora una volta, grazie alla sua prima vittoria con la Brawn, il suo primo successo dai tempi in cui era un pilota della Ferrari. Il secondo posto è andato alla McLaren-Mercedes di Lewis Hamilton. Mentre questo risultato mantiene la Ferrari al terzo posto del Campionato Costruttori, il ritorno di forma della McLaren significa che il team anglo-tedesco è ora al quarto posto, a soli cinque punti di distanza.

Il caldo e l’umidità sono rimasti su livelli elevati come nel corso di tutto il fine settimana, quando la griglia di partenza si è formata con Kimi Raikkonen in terza fila e con il suo compagno di squadra della Scuderia Ferrari Marlboro, Luca Badoer, in ultima fila.

La potenza del KERS alla partenza ha visto Kimi recuperare immediatamente due posizioni e conquistare il quarto posto. Grosjean, Glock e Buemi sono dovuti tutti rientrare alla fine del primo giro per riparare i danni provocati da un incidente, mentre Luca ha passato la linea al diciassettesimo posto dopo un testacoda. L’ordine era così composto da Hamilton, Kovalainen, Barrichello, Raikkonen, Vettel, Rosberg, Alonso, Button, leader del Campionato e autore di una partenza non bella Webber, Heidfeld, Kubica, Sutil, Fisichella, Nakajima, Trulli, Alguersuari, Badoer, Grosjean, Glock e Buemi.

Dopo tre giri, Kimi era a 4.7 secondi dalla McLaren in testa e a 0.7 secondi da Barrichello al terzo posto con la sua Brawn. Button ha dovuto lasciar passare Webber all’ottavo posto, visto che l’inglese aveva superato l’australiano tagliando la chicane. Al decimo giro, Kimi era scivolato a quasi 10 secondi dal leader della corsa e anche il distacco con il terzo classificato Barrichello era salito a 2.2 secondi.

Al 15esimo giro Hamilton ha effettuato il suo primo pit stop da leader, seguito da Vettel e Kubica, così che Kovalainen era passato in testa davanti a Barrichello e Kimi. Il finlandese della McLaren rientrava al 17esimo giro, mentre Vettel era costretto a rientrare di nuovo ai box in quanto la benzina non era stata immessa nel precendente pit-stop. Kimi ha effettuato il rifornimento al 19esimo giro, assieme a Button che rientrava dalla nona posizione. Barrichello rientrava dal primo posto al 20esimo giro, così come Webber. Dopo 21 giri, Hamilton era ancora in testa, ma il giro dei pit-stop vedeva Barrichello risalire in seconda posizione davanti a Kovalainen, mentre Kimi era sesto, benchè Heidfeld e Sutil, che si trovavano davanti a lui, dovessero ancora fermarsi per la prima sosta. Il finlandese si ritrovava in quarta posizione un giro più tardi, a 5.1 secondi dietro al terzo classificato e suo connazionale Kovalainen. Al 23esimo giro una nuvola di fumo usciva dal retro della Red Bull di Vettel e la sua gara si concludeva lì. Quindi dopo il primo giro di pit-stop l’ordine era così composto: Hamilton, Barrichello, Kovalainen, Raikkonen, Rosberg, Alonso, Webber, con Fisichella, che ancora si doveva fermare, in ottava posizione. Luca era 15esimo e nemmeno lui si era ancora fermato: il pilota italiano della Ferrari sarebbe rientrato al 28esimo giro. Mentre stava per uscire dai box, Grosjean a bordo della sua Renault riusciva a superarlo mentre era ancora nella corsia e subito dopo l’uscita della pit lane Luca passava con le due ruote destre la linea bianca, il che comporta automaticamente la penalizzazione di un drive-through. Fra i piloti di testa, mentre nessun distacco rendeva possibile alcun sorpasso, quindi l’ordine finale si sarebbe stabilito senza dubbio in base alla velocità e ai tempi del secondo turno di soste ai box. Il difficile debutto di Badoer su Ferrari è stato reso ulteriormente complicato da un testacoda al 36esimo giro, ma fortunatamente è riuscito ad evitare le barriere e ha potuto continuare la sua corsa.

Hamilton effettuava la sua seconda sosta al 37esimo giro, permettendo a Barrichello di passare in testa, mentre il personale della McLaren sembrava dilungarsi più del previsto nel cambio gomme dell’inglese, facendogli perdere secondi preziosi. Kovalainen rientrava al 38esimo giro, così che Kimi si trovava secondo dietro alla Brawn, a 11.8 secondi di distacco. Kimi e Barrichello si fermavano entrambi al 39esimo giro e grazie ad una serie di giri più veloci, il pilota della Brawn ora prendeva il posto di Hamilton in prima posizione. Kimi era quinto al momento, ma era riuscito a passare davanti a Kovalainen, mentre Rosberg al secondo posto ed Alonso al quarto si dovevano fermare di nuovo, il che significava che il pilota Ferrari poteva concretamente aspirare al terzo gradino del podio. Al 42esimo giro, Alonso rientrava ai box con la sua Renault, così Kimi passava al quarto posto e saliva al terzo posto al giro successivo, quando Rosberg rientrava con la Williams. Da questo punto della gara, l’ordine non sarebbe più cambiato e per quel che riguarda i piloti a punti vedeva Barrichello, Hamilton, Kimi, Kovalainen, Rosberg, Alonso, Button e Kubica. Luca chiudeva al diciassettesimo posto.