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Formigine, il Circolo Legambiente Chico Mendes in merito al cambio della destinazione d’uso di un’area pubblica a Tabina


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Il Comune di Formigine ha confermato la decisione di cambiare la destinazione d’uso di un’area pubblica di oltre 10.400 mq in località Tabina, trasformandola da servizi pubblici ad area edificabile residenziale che sarà poi alienata per “fare cassa” e tamponare i problemi di bilancio.

In sintesi, al posto di servizi pubblici di cui la frazione avrebbe bisogno, arriverà nuovo cemento e asfalto per un totale di circa 74 nuovi alloggi, che riteniamo sproporzionati in relazione alla frazione di Tabina.

Questa scelta è a nostro avviso inaccettabile e non condivisibile sia nel merito che nel metodo.

Innanzitutto riteniamo grave perseguire con la logica di utilizzare il territorio per “fare cassa”. Una logica miope che negli ultimi decenni ha provocato danni al territorio senza risolvere né il problema di accesso alla casa nè i problemi del bilancio comunale, che anzi in prospettiva non potranno che peggiorare a causa delle spese da sostenere per garantire i servizi ai nuovi cittadini (asili, servizi sociali, ecc..) e la manutenzione alle nuove strade e parcheggi.

Prevedere una settantina di nuovi alloggi a Tabina, dopo la forte crescita che la frazione ha avuto negli anni scorsi, è certamente un tema fondamentale per il futuro della frazione e per la qualità della vita dei cittadini. Tema che dovrebbe essere affrontato e discusso all’interno del Piano Strutturale Comunale attualmente in fase di elaborazione. Relegare invece una scelta di tale portata in una delibera relativa al bilancio è un metodo certamente inopportuno, che impedisce la partecipazione dei cittadini e dell’associazionismo e la presentazione di osservazioni e proposte in merito.

L’Amministrazione dovrebbe perlomeno precisare e chiarire che i nuovi alloggi introdotti a Tabina saranno detratti dal numero massimo di alloggi che l’Accordo di Pianificazione Comune-Provincia consente di pianificare con il nuovo PSC in “ambiti di nuova espansione”.

Ribadiamo pertanto quanto già richiesto in data 6/7/09 (prot.14281), ovvero di bloccare questa nuova previsione residenziale, rimandando ogni eventuale scelta in merito alla adozione del PSC, previa adeguata partecipazione della frazione.

(Circolo Legambiente “Chico Mendes”)