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Formigine, Giacobazzi (PDL) – Gatti (Lega): la Democrazia annegata in una caraffa di acqua potabile!


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Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, quella che si sta dibattendo oggi tra i genitori e l’Amministrazione a proposito dell’acqua utilizzata nelle mense scolastiche, è una ulteriore prova di come intende operare democraticamente chi amministra il nostro territorio. Così Giacobazzi Valerio del PDL e Gatti Francesca della Lega Nord.

Il rieletto Sindaco poi, che aveva fatto del “coinvolgimento” il suo cavallo di battaglia lo scorso giugno, mette in evidenza oggi, invece, cosa veramente intendesse con quelle parole pronunciate sempre più spesso in campagna elettorale.

Già a fine 2008 i genitori si erano lamentati del provvedimento e la discussione arrivata anche in Consiglio Comunale attraverso una nostra mozione non aveva portato l’amministrazione ad intervenire per un riesame che portasse buoni frutti.

Ci eravamo battuti in quella sede per un coinvolgimento attraverso una sospensione del provvedimento ma le premesse e la bocciatura della mozione, non lasciarono spazio a una riflessione.

La scelta di non servire la minerale nelle mense scolastiche, anche se fornita dai genitori, è una ulteriore prova evidente che la nostra amministrazione non ha nessuna intenzione di coinvolgere con responsabilità chi esercita una patria podestà prima e condivide un modo di fare poi.

Sebbene l’argomento sia passato in Consiglio Comunale soltanto un anno fa, il 29 gennaio 2009, dove chi è intervenuto, invitato dall’Amministrazione come medico della Usl, si dichiarava contrario alla somministrazione ai propri figli di acqua prelevata dalla rete idrica, non si sono poi presi i provvedimenti necessari per evitare che chi esercita una responsabilità materna o paterna debba oggi far valere i propri diritti in materia.

In età infantile e scolare servono attenzioni che il genitore deve garantire e chi amministra deve farlo con eguale responsabilità nelle strutture territoriali.

Cari amministratori – concludono Giacobazzi e Gatti – qualcuno potrebbe ritenere domani, lesi, quei diritti oggi anche doveri.