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Lista civica per Cambiare Formigine sul sottopasso di via Gramsci


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Che la battaglia fosse persa in partenza era scontato. Nel teatrino della politica. La maggioranza ha infatti bocciato, nel Consiglio Comunale di ieri sera, la nostra mozione di opposizione volta ad impegnare l’Amministrazione a non realizzare il sottopasso di Via Gramsci e a verificare meglio le ingenti spese previste per superare il problema della ferrovia e dell’accesso alla tangenziale.

Anche se formalmente bocciata, la mozione sintetizza esattamente l’esito della discussione.

Incalzato dalle opposizioni e dalla folta presenza dei cittadini, il Sindaco si è infine impegnato ad evitare la realizzazione di un sottopasso, quello di Via Gramsci che nel rapporto costo-benefici era evidentemente indifendibile.

Lo scoppiare del caso sottopasso ha permesso inoltre di svelare ai formiginesi il contenuto di un accordo, firmato dalla ns. Amministrazione nel 2009 senza mai nessuna discussione in Consiglio Comunale, che ci vincola a chiudere molti passaggi a livello, (Via Gramsci, Via Sassuolo, Via Radici, Via S. Ambrogio, Via Liandi), con il rischio di spaccare ancora di più il paese a metà.

Accordo che è stato riportato dal Presidente Nerino Gallerani di AMO MODENA, agenzia per la mobilità provinciale, che ha peraltro espresso ampia disponibilità a discutere e verificarne dati e aspetti del progetto.

(Oltre che AMO MODENA si spera possa essere anche AMO FORMIGINE).

Quello che i formiginesi vogliono infatti, è che, ormai aperto il “vaso di pandora” dei lavori sulla ferrovia, questi non rimangano solo una decisione di pochi ma coinvolgano tutti.

Soprattutto pensando che il nostro Comune prevede di fare altri debiti per 18 milioni di euro nei prossimi anni per interventi connessi alla ferrovia.

Una questione che dovrebbe non far “dormire la notte” qualunque coscienzioso capo-famiglia. Con la crisi del credito, se abbiamo dei fondi da investire, dobbiamo farlo al meglio, avvicinandoci, come efficienza di spesa, al Trentino piuttosto che alla Sicilia.

Il tema ferrovia potrebbe interessare anche alla nuova Amministrazione di Sassuolo che vive situazioni analoghe, anche se forse un po’ meno pesanti che Formigine.

Mentre a Modena pare che il problema lo abbiano risolto con l’interramento quasi completo dell’intera tratta ferroviaria urbana.

Auspichiamo quindi che, scongiurata la iattura di Via Gramsci, si possa aprire un tavolo di confronto che evidenzi dati e valutazioni, opzioni e opportunità alternative, (del tipo soluzione in trincea o altro) che consenta di avvicinarci all’obiettivo di avere una metropolitana più che una vecchia ferrovia, risolvendo la divisione a metà di Formigine.

(Lista civica per Cambiare Formigine Consigliere Comunale Paolo Bigliardi)