Home Cronaca Salentino in trasferta arrestato dalla Squadra Mobile di Modena

Salentino in trasferta arrestato dalla Squadra Mobile di Modena


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Alle prime luci dell’alba, personale in servizio presso la I Sezione – Criminalità organizzata – della Squadra Mobile, ha tratto in arresto R.P., nato a Trepuzzi (Le), 58 anni ad agosto, al momento in provincia di Modena, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Lecce che ha condotto le indagini, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce.

L’uomo, sul territorio modenese ospite di un parente per motivi di salute, è stato tratto in arresto a Formigine all’interno di un esercizio pubblico. R.P. è tra le venti persone nei confronti delle quali è stata emessa la predetta ordinanza di custodia con la quale gli è stato contestato il delitto di cui all’art. 416 bis, primo, quarto ed ultimo comma c.p., “per aver fatto parte di un’associazione di tipo mafioso, comunemente nota come Sacra Corona Unita, connotata da rituali di affiliazione e caratterizzata da forza di intimidazione dei suoi appartenenti e dalla conseguente condizione di assoggettamento e di omertà sia all’interno di essa che all’esterno, utilizzati per la commissione di delitti, per il controllo del territorio di Lecce e zone limitrofe, per la gestione di attività criminose varie – tra le quali il traffico di sostanze stupefacenti, le estorsioni, il contrabbando di tabacchi lavorati esteri, il gioco d’azzardo, l’usura, l’acquisto di armi e materie esplodenti (con disponibilità di esse, utilizzate anche per affermare la forza di intimidazione e realizzare il clima di omertà, anche con l’eliminazione fisica di affiliati propri e di gruppi contrapposti) – nonché per acquisire la gestione o il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici e per realizzare profitti e vantaggi ingiusti per sé o per altri ed al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto e di procurare voti a sé o ad altri in occasione di consultazioni elettorali”.

Ad R.P. è stato, altresì, contestato quanto disposto dall’art. 74, primo, secondo, terzo e quarto comma del D.P.R. 309/90 e dall’art. 7 D.L. n. 152 del 1991 “per essersi associato, in numero superiore a dieci ed avendo la disponibilità di armi, al fine di commettere più delitti di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish, agevolando, in tal modo, con i profitti di tale attività l’associazione mafiosa denominata Sacra Corona Unita”.

L’ultimo capo di imputazione contestato, infine, è stato quello disposto dall’art. 378 c.p. e dall’art. 7 del D.L. n. 152/1991, “per aver aiutato un latitante a sottrarsi alla ricerca delle Autorità fornendo allo stesso un falso documento di identità”.

Accompagnato presso la sede della locale Questura e svolte le formalità di rito, R.P. è stato associato presso la casa Circondariale di Modena, a disposizione della competente A.G.