Per il Comune di Formigine, come per gli altri Comuni della provincia, le conseguenze della manovra finanziaria del governo saranno pesanti. Ecco in proposito una nota del segretario del Pd di Formigine Luca Cavalieri.
«La manovra di Tremonti nasconde un trucco: accentra le risorse e scarica le responsabilità. Non aumenta le tasse perché trattiene quelle che già paghiamo scaricando le responsabilità sugli enti locali e mettendoli nelle condizioni, proprio con i decreti “tecnici” sul federalismo, di aumentarle a partire dal 2012.
Gli enti locali pesano per il 35% sulla spesa pubblica italiana mentre questa manovra grava su di essi per il 65% del totale. Non solo. Si trattengono risorse nello stesso modo sia ai Comuni con i conti in ordine, sia a quelli in dissesto finanziario o più semplicemente inefficienti. Così chi spreca al massimo taglierà il superfluo continuando a non fare efficienza ma chi è già stato virtuoso cosa potrà tagliare se non i servizi?
Guardiamo, ad esempio, che conseguenze avrà la manovra sul Comune di Formigine. Per il 2011 il Governo tratterrà circa un milione di euro e un milione e mezzo per il 2012. Si tratta di soldi che paghiamo allo Stato e che lo Stato non trasferisce. Già oggi, senza gli effetti di questa manovra, per ogni 100 euro pagati da un contribuente formiginese, lo stato centrale ne restituisce sotto forma di trasferimenti appena 6.
Avendo già da tempo l’amministrazione di Formigine avviato un’incisiva opera di razionalizzazione della spesa, che ha consentito di portare ogni anno in approvazione il bilancio consuntivo nel rispetto del patto di stabilità, i soldi trattenuti dal Governo comporteranno quasi certamente la necessità di ridurre (nella quantità o nella qualità) i servizi che quotidianamente il comune di Formigine offre ai propri cittadini: servizi sociali e scolastici; polizia municipale; manutenzione e pulizia delle strade e del verde; offerta culturale e ricreativa; investimenti per scuole, strade, impianti sportivi.
Il Partito Democratico di Formigine è da tempo consapevole della gravità della crisi e della necessità di una manovra incisiva che sia un patto serio e responsabile per modernizzare il paese. Tuttavia ci sentiamo in dovere di denunciare il trucco di questa manovra: far credere che gli sprechi e le inefficienze siano uguali ovunque, che i tagli del governo non incidano sui cittadini, che tutti facciano sacrifici in modo uguale. Per questo ribadiamo la nostra netta contrarietà a una manovra ingiusta e sbagliata».