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Sicurezza: commento di Confcommercio Modena


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“Esprimo innanzitutto solidarietà – esordisce Amedeo Faenza, Presidente Confcommercio Zona di Modena – a Uber Montecchi, storico gioielliere vilmente aggredito nei giorni scorsi e alla gioielleria Nasi, rapinata nella giornata di sabato”.

Due differenti eventi delittuosi, che fanno riemergere il problema sicurezza in centro storico e che producono il medesimo effetto sociale: infierire un ulteriore colpo al senso di precarietà in cui operano gli esercenti.

“Per ciò che riguarda la sicurezza – precisa Faenza – è prioritario che la soglia di attenzione rimanga alta. Le analisi che stiamo conducendo con l’operazione “In Ascolto” anche in centro storico e che toccheranno diverse parti della nostra città, rivelano che sul tema della sicurezza c’è molta preoccupazione – e nella gran parte dei casi motivata – da parte degli esercenti”.

“Anche in tale ottica, Confcommercio richiama, ancora una volta, la necessità di intensificare il raccordo tra Forze dell’Ordine e Polizia Municipale, al fine di aumentare, in modo coordinato, il livello di presidio del territorio”.

“Nello stesso tempo – puntualizza Faenza – credo sia opportuno fare il punto sul concreto stato di attuazione delle politiche di sicurezza urbana, che, dopo un confronto anche con la rappresentanza del mondo delle imprese, sono state approvate nei mesi scorsi dal Consiglio Comunale”. “A tal fine, formalizzeremo nei prossimi giorni una richiesta di incontro con il Sindaco, l’Assessore Marino e il Comandante della Polizia Municipale”.

“Ciò nella consapevolezza – afferma Faenza – che, come dimostra il lavoro comune messo in campo nelle scorse settimane su un pezzo di territorio (Zona Musicisti), il coinvolgimento delle Associazioni di categoria e degli stessi esercenti, può costituire una efficace modalità di confronto e contrasto contro ogni forma di criminalità”.

“Ma anche coerentemente con l’ottica – conclude Faenza – di approcciare il tema della sicurezza urbana in modo necessariamente integrato e trasversale, toccando il tema determinante delle politiche di prevenzione e repressione del crimine, e più complessivamente quello della qualità dell’ambiente urbano, del tessuto economico e di quello sociale”.