Home Economia PD modenese: l’incubo di imprenditori e professionisti si chiama Durc

PD modenese: l’incubo di imprenditori e professionisti si chiama Durc


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Il Documento unico di regolarità contabile (Durc) è diventato un incubo per centinaia di imprenditori e professionisti. A denunciarlo è il capogruppo del Pd in Consiglio provinciale Luca Gozzoli che chiede, in una interrogazione, di snellire e semplificare le regole di applicazione del documento.

“Assistiamo a un’applicazione del Durc – lamenta l’esponente del Pd – che troppo spesso crea disagi e difficoltà proprio ai piccoli e medi imprenditori e agli studi di professionisti singoli o associati, costretti a riprodurre un numero elevato di Durc anche per impegni economici di importo relativamente bassi”.

Il Documento unico di regolarità contabile consente agli operatori economici, ai liberi professionisti e alle imprese di rapportarsi agli appalti e agli incarichi promossi dalle amministrazioni pubbliche escludendo la concorrenza sleale di chi non paga regolarmente i contributi. Quindi mantiene una sua validità come strumento di prevenzione che tutela la amministrazione pubblica e gli onesti.

Gozzoli chiede fondamentalmente tre cose: l’invio del Durc via mail attraverso posta elettronica certificata; la durata più estesa della certificazione; la riduzione del numero di Durc da esibire. “Sono accorgimenti – conclude Gozzoli – che sicuramente porterebbero sollievo al già complesso lavoro di chi continua ad intraprendere”.