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S.Martino in Rio: prorogata al 27/2 “A tutti coloro che sono in ascolto…”


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Sarà merito di Elettra Marconi, figlia del noto inventore, che è stata ospite a San Martino in Rio in autunno per l’inaugurazione della mostra, o sarà merito delle interessanti apparecchiature storiche esposte nelle sale della Rocca Estense ma la mostra “A tutti coloro che sono in ascolto” è stata prorogata fino al 27 febbario 2011. Forte anche delle circa 3000 visite che dall’inaugurazione in avanti hanno testimoniato la crescente curiosità verso il mondo della radio, sarà possibile ancora per un mese visitare la mostra ospitata a San Martino in Rio.

L’esposizione “A tutti coloro che sono in ascolto… la radio da Guglielmo Marconi al transistor. Collezione di Giovanni Zagni” è organizzata dall’Amministrazione Comunale di San Martino in Rio – Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Circolo Culturale e ricreativo “La Rocca” e con il contributo del Distretto sociale di Coop Consumatori Nordest.

Un affascinante viaggio nel mondo della trasmissione via etere, quello organizzato all’interno della Rocca Estense di San Martino in Rio, nel quale è esposto un percorso che ripercorre le scoperte più importanti del primo ‘900 fino ad arrivare agli anni ’50 quando la televisione ha fatto il suo ingresso nelle case degli Italiani.

Sarà possibile ancora per un altro mese ammirare oltre 60 apparecchi che abbracciano la produzione europea e statunitense dagli anni venti agli anni cinquanta e tramandare una parte importante della nostra storia ai bambini e ai ragazzi delle scuole.

“La nostra Amministrazione – ha commentato l’Assessore Giulia Luppi – continua malgrado le difficoltà ad attribuire grande importanza alle attività culturali dedicate alla popolazione. Questa mostra è stata, e continua ad essere, per noi un grande successo di visitatori, segno che non è l’interesse da parte del pubblico a mancare, se sono messe in gioco competenze e materiali di valore e qualità”.

Orari di apertura della mostra: sabato dalle 10 alle 12,30 – domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30 per scolaresche visite guidate e possibilità di laboratori scientifici Info: tel. 0522 636709 – cultura@comune.sanmartinoinrio.re.it – www.comune.sanmartinoinrio.re.it.

Dalla introduzione di Anna Pieroni, curatrice della mostra

Era il 6 ottobre 1924 quando la signorina Maria Luisa Boncompagni aprì la prima trasmissione radiofonica con queste parole. “ A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera”.

È anche il titolo della mostra che sarà inaugurata sabato 25 settembre alle ore 17 nelle sale della Rocca Estense di San Martino. La mostra racconta la storia della radio da Guglielmo Marconi alla nascita del transistor, attraverso un percorso che ripercorre le scoperte più importanti del primo ‘900 fino ad arrivare agli anni ’50 quando la televisione ha fatto il suo ingresso nelle case degli Italiani.

Grazie ai pezzi collezionati in tanti anni dal signor Giovanni Zagni, tra “sfide e passioni” come ama dire lui stesso, potremo ammirare oltre 60 apparecchi che abbracciano la produzione europea e statunitense dagli anni venti agli anni cinquanta.

Quando mi è capitato di vedere questa collezione, sono rimasta affascinata dai bellissimi pezzi esposti e ancora più dalle storie che accompagnavano la descrizione di ogni oggetto, raccontata dal signor Zagni con palese emozione. Il mio “cuore” di insegnante ha fatto un balzo perché ho visto su quegli scaffali la possibilità di far conoscere una parte importante della nostra storia ai bambini e ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.

È sicuramente una mostra fruibile da tutti, piccoli e grandi; da chi vuole conoscere i primi faticosi passi che hanno portato a questa meravigliosa invenzione e da chi vuole ammirare pregiate radio d’epoca, prodotte da Radio Marelli, Philips, CGE e la popolare Radio Balilla commercializzata dal governo fascista.

La radio ha sempre scandito le giornate di milioni di Italiani sia in tempi duri, quando Radio Londra apriva le sue trasmissioni sulle note della 5^ sinfonia di Beethoven, sia in tempi più lieti, quando la famiglia si riuniva in salotto, intorno all’apparecchio radio, per ascoltare musica o cronache sportive.

Quello che i nostri ragazzi forse non sanno è che i 705 superstiti del Titanic nel 1912 devono la loro salvezza agli S.O.S. che il radio marconista della nave trasmetteva ripetutamente.

Probabilmente non sanno neppure che proprio grazie alla scoperta di Guglielmo Marconi oggi possono usare con tanta disinvoltura e facilità il telefono cellulare!