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Pomodoro da industria: raggiunto l’accordo tra produttori e industriali


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Pomodoro da industria: raggiunto stanotte a Parma l’accordo tra le organizzazioni dei produttori del nord Italia e le industrie di trasformazione aderenti all’Aiipa.

Il prezzo indicativo di riferimento è stato fissato a 88 euro la tonnellata, con prodotto ritirato presso l’azienda agricola. L’incremento di prezzo di 18 euro la tonnellata rispetto alla campagna precedente è scattato soprattutto in considerazione del cambiamento delle compensazioni comunitarie, che per il pomodoro italiano a partire dal 2011 non sono più accoppiate alla produzione. Nella formazione del prezzo è stato inoltre introdotto un sistema premiante per valorizzare la qualità del prodotto e incentivare la raccolta di pomodori con un basso contenuto di difetti. Il prodotto consegnato con una percentuale di difetti inferiore al 3% potrà avere un incremento di prezzo fino ad un massimo del 3% del prezzo base.

E’ infine stato aumentato il rimborso del trasporto per gli agricoltori che consegnano il prodotto con mezzi propri.

La trattativa, costantemente seguita dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, si è chiusa con largo anticipo rispetto all’avvio della coltivazione e questo permetterà agli agricoltori e alle industrie di programmare adeguatamente la produzione 2011.

“Il pomodoro trasformato rappresenta un settore strategico per l’Emilia-Romagna – ha diichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni -. L’accordo 2011 è stato un banco di prova molto importante nel consolidamento delle relazioni di filiera che negli anni scorsi erano agevolate dai regolamenti comunitari. Un ulteriore consolidamento potrà avvenire quando l’attuale distretto del pomodoro da Industria potrà evolvere col riconoscimento quale organismo interprofessionale”.

“Stiamo lavorando – conclude Rabboni -, perché anche questo obiettivo possa essere raggiunto quanto prima. Nel quadro evolutivo della politica agricola comunitaria il dialogo tra i soggetti di ciascuna filiera assumerà sempre maggiore importanza, nella programmazione della produzione e nell’affrontare a livello di sistema le sfide del mercato globale”.