Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite in queste ore. Alle prime luci dell’alba, personale della I Sezione Criminalità Organizzata e Catturandi della Squadra Mobile di Modena ha tratto in arresto i cinque soggetti appartenenti e/o vicini al “Clan dei Casalesi” o che, comunque, hanno utilizzato metodi mafiosi nella consumazione dei reati.
Tutti e cinque i destinatari dei provvedimenti cautelari sono indagati per i delitti di tentata estorsione e lesioni aggravate, con l’ulteriore aggravante dell’art. 7, Legge n. 203/1991 (gli indagati si sono avvalsi delle condizioni previste dall’art. 416 bis del codice penale, ricorrendo alla forza intimidatrice promanante dalla loro appartenenza e/o vicinanza all’organizzazione camorristica del cd. “Clan dei Casalesi”, tale da indurre le vittime ad una condizione di assoggettamento ed omertà o, comunque, nel consumare i delitti hanno utilizzato metodi mafiosi).
Questa operazione è la seconda trance di un’attività avviata già sul finire del 2008 e conclusa, nel suo primo filone, nel marzo scorso, con esecuzione di ordinanze di custodia cautelare per estorsione aggravata dalla partecipazione ad associazione di stampo camorristico.
L’operazione denominata “Pressing II”, condotta dalla Squadra Mobile di Modena, ha consentito di contestare a tutti gli indagati, ognuno con distinto ruolo e responsabilità, un tentativo di estorsione con lesioni (con l’aggravante dell’art. 7 della Legge n. 203/1991) consumato a Modena il 16 marzo 2010. L’estorsione non è stata, poi, consumata poiché il 18 marzo 2010 è stata applicata una misura cautelare a due dei cinque indagati (operazione “Pressing”).