“Ore e ore” di attesa per i pazienti al nuovo Pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna.
E’ quanto denuncia, in un’interrogazione, il consigliere regionale Alberto Vecchi (pdl), che, ieri, domenica 6 marzo 2011, ha potuto constatare personalmente, tra le ore 18.15 e le 18.30, la presenza nella sala d’attesa di oltre 70 persone, a cui si sono aggiunti, in quel breve lasso di tempo, altri 8 pazienti.
Nonostante il Pronto soccorso del Sant’Orsola sia una struttura nuova, costata oltre 60 milioni di euro, che nelle previsioni “avrebbe modificato in modo significativo l’affluenza dei potenziali utenti”, da alcune settimane – sottolinea il consigliere – registra quasi quotidianamente un aumento “impressionante” di pazienti a fronte di una ricettività ormai insufficiente e di un organico medico ed infermieristico di qualità, ma oberato da carichi di lavoro troppo elevati.
A questa situazione, Vecchi aggiunge il problema dei posti letto disponibili in chirurgia d’urgenza, che, essendo limitati, costringono molto spesso le persone a passare la notte in barella lungo le corsie, fino alla mattina quando vengono smistate nei vari reparti.
Il consigliere chiede quindi alla Giunta regionale quali interventi si possano prevedere per consentire al personale medico ed infermieristico di operare in condizioni ottimali, se sia stato preventivato un aumento di organico al Pronto soccorso, quali azioni siano state intraprese per diminuire le lunghissime attese per i pazienti prima di essere visitati ed infine come si pensi di disincentivare il ricorso improprio, da parte di codici bianchi e verdi, al Pronto soccorso, utilizzando strutture alternative di guardia medica presenti sul territorio.