Home Reggio Emilia Lotta agli abusi: nasce l’Alleanza del Parlamento europeo per i bambini

Lotta agli abusi: nasce l’Alleanza del Parlamento europeo per i bambini


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E’ diventata operativa l’Alleanza del Parlamento europeo per i bambini (European Parliament Alliance for Children), il gruppo trasversale dei parlamentari di Strasburgo promosso nei mesi scorsi dall’Unicef e dal Parlamento europeo su iniziativa dell’eurodeputato Tiziano Motti (Partito Popolare europeo-quota Udc).

Il gruppo, che via via ha coinvolto un numero crescente di deputati, si è riunito oggi giovedì 24 marzo per fissare il programma di lavoro a breve termine: l’obiettivo è garantire anche nell’attività legislativa l’applicazione dell’articolo 24 della Carta dei Diritti fondamentali dei minori (che assume il valore di trattato internazionale) e il Trattato di Lisbona, in base al quale i diritti dei minori hanno la priorità anche nella formulazione degli atti legislativi. lnoltre l’Alleanza per i minori ha deciso di occuparsi di numerosi dossier, compreso un progetto legislativo di tutela delle donne vittime di violenza sessuale.

Oltre all’on. Tiziano Motti hanno partecipato all’incontro il direttore Unicef a Bruxelles, Philippe Cori, i presidenti delle commissioni del Parlamento europeo e il direttore degli affari legislativi di Strasburgo, Ezio Perillo.

“Se è vero che il Trattato di Lisbona definisce prioritari i diritti dei minori, dobbiamo promuovere la loro tutela in ogni ambito legislativo, anche con i necessari compromessi con i diritti fondamentali degli adulti: un problema delicato ma da affrontare senza incertezze – ha dichiarato Tiziano Motti – Mi riferisco in particolare alla prossima revisione della direttiva sull’archiviazione dei doti di traffico nelle telecomunicazione: tale revisione rischia di rendere ancora più difficile l’identificazione dei pedofili che utilizzano la rete internet e le nuove tecnologie per adescare i minori. E ciò nonostante la risoluzione ufficiale del Parlamento Europeo, che su mia iniziativa ha chiesto proprio la tutela opposta.

Si tratterebbe, se fosse confermata, di una grave inversione di marcia nel processo di tutela che l’articolo 3 del Trattato di Lisbona e la Carta fondamentale dei diritti dei bambini intendono garantire”.