Home Modena Aimi (PDL) su Hera: Invece di litigare sulle nomine, stop al calcolo...

Aimi (PDL) su Hera: Invece di litigare sulle nomine, stop al calcolo dei consumi presunti. In bolletta solo il consumo effettivo


# ora in onda #
...............




”Quando la bolletta arriva a casa spesso e volentieri, per non dire quasi sempre, i consumi sono presunti. Il mega utile di Hera, invece, così come il conto salato cui devono fare fronte i modenesi, è certo. Singolare modo di amministrare: consumo presunto, utile certo. E allora ci chiediamo, perché non tagliare drasticamente il caro bolletta? Non solo: considerata la corposa marginalità netta raggiunta dalla multiutility nostrana, perché non bloccare una volta per tutte il meccanismo della presunzione di consumo, facendo pagare ai modenesi solo ed esclusivamente quanto viene effettivamente consumato, senza lauti anticipi che il più delle volte si trasformano per il portafogli dei cittadini in un vero e proprio salasso?”.

Lo afferma in una nota il Consigliere Regionale del PDL Enrico Aimi che ha osservato come “alla luce dei risultati emersi dall’ultimo bilancio, ci siano le condizioni per imprimere un cambiamento ad esclusivo vantaggio degli utenti su tanti aspetti, a partire da quello del calcolo e dell’applicazione tariffaria con il meccanismo, tendente al mefistofelico, degli anticipi. Sarebbe dunque il caso – e se fosse il PDL a poter dare una linea d’indirizzo, questa sarebbe una delle prime novità – che ricominciassero le rilevazioni effettive dei consumi, soprattutto in un momento di forte crisi per moltissime famiglie, dove anche poche decine di euro mensili possono fare la differenza nel bilancio mensile.

Non solo – ha rincarato il vicepresidente provinciale del PDL – sarebbe anche ora di guardare a fondo in merito ai tanti furbetti che dichiarano condizioni indigenti, quando in realtà vivono senza tanti problemi: magari non pagano la bolletta, ma poi sono vestiti tutti griffati dalla testa ai piedi. Un pò come i tunisini che stanno sbarcando a battaglioni a Lampedusa, che qualcuno, facendosi beffe del senso del ridicolo, continua coraggiosamente a chiamare profughi. E qui si apre un altro fronte: quanti sono gli insolventi nel nostro territorio? Quanti sono gli stranieri, che non fanno fronte alle bollette calpestando la dignità di chi diligentemente fa fronte al conto sempre particolarmente salato? E il loro debito, che fine fa? Viene spalmato come lardo di colonnata sulle bollette dei “pantaloni” modenesi che continuano a mettere mano al portafogli? Da fonti ben informate ci risulta il dato sugli stranieri inadempienti sia addirittura inquietante.

Attendiamo dunque fiduciosi un segnale dagli illuminati dell’intellighenzia rossa, ben sapendo – ha concluso Aimi – che dovremo attendere ancora un pò: devono infatti finire di scannarsi per gli strascichi post nomine. Un tema, questo, dove ancora una volta a sinistra hanno fatto la solita magra figura da trombettieri di retrobottega”.