Tra maggio e novembre di quest’anno, il Centro di Documentazione Storia della Psichiatria organizza quattro incontri aperti alla cittadinanza, per discutere del disagio nella nostra civiltà – alla luce di quanto scritto da Sigmund Freud e da alcuni suoi illustri colleghi psichiatri, psicoanalisti e psicoterapisti.
Durante l’incontro del 9 giugno, che si terrà alle ore 18.15 presso il ristrutturato Padiglione Lombroso, all’interno dell’area ex San Lazzaro, si discuterà con Gustavo Pietropolli Charmet del suo ultimo libro ‘Fragile e spavaldo’, edito da Laterza. A moderare l’incontro sarà Giuliana Giacchetti, neuropsichiatra infantile dell’ Azienda USL di Reggio Emilia.
La Rassegna
Nel 1895 Sigmund Freud introduce il termine Unbehagen per indicare uno specifico “malessere” sperimentato da taluni individui. Circa trent’anni dopo, correlato a der Kultur, il concetto diventerà “disagio nella civiltà e insieme disagio della medesima civiltà”. Il ciclo di incontri verte su una serie di libri che aiutano ad avviare una prima riflessione su tale importante cambiamento.
L’Autore
Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra di formazione psicoanalitica, è stato docente di psicologia dinamica all’Università di Milano-Bicocca, è presidente dell’Istituto Minotauro e del Centro aiuto al bambino maltrattato di Milano. In oltre venti anni di attività, è stato autore di numerose pubblicazioni, in particolare sul tema dell’adolescenza.
Il libro
Propone un interessante e convincente ritratto dell’adolescente di oggi, che così tanto disorienta genitori e insegnanti per la sua apparente spavalderia, noncuranza e disimpegno – in contrasto con l’insicurezza e la accentuata fragilità di fronte a delusioni e frustrazioni. Queste caratteristiche sembrano sempre più marcate nelle nuove generazioni, che crescono con modelli educativi, affettivi e di struttura sociale profondamente diversi da quelli con cui sono cresciuti gli adulti di oggi.