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SNA provinciale e Confcommercio Ascom Bologna sull’aumento dell’imposta delle Polizze Auto


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La Provincia porta al 16% l’imposta, applicando l’aliquota massima. Per lo SNA provinciale e la Confcommrcio ASCOM Bologna è un balzello assurdo, nel territorio dove i costi delle assicurazioni auto sono i più alti d’Italia.

E’ dei giorni scorsi la decisione dell’amministrazione provinciale bolognese di aumentare l’imposta sulle polizze assicurative auto. Il decreto sul fisco regionale, infatti, da facoltà alle Provincie di aumentare l’aliquota dal 12,50% fino ad un massimo del 16%. La Provincia di Bologna ha deliberato di utilizzare interamente l’aumento, con un aumento secco quindi del 3,50%.

L’amministrazione provinciale di Bologna non è l’unica ad aver seguito questa strada: altre province hanno fatto lo stesso, da Cremona a Belluno, da Novara a Chieti, a Como. Per lo SNA (Sindacato nazionale agenti di assicurazione) provinciale e per ASCOM Confcommercio Bologna il problema è che nel nostro territorio, come è noto, i premi assicurativi per le polizze auto sono i più alti d’Italia: qui più che altrove l’aumento appare come un balzello inopportuno e iniquo, che colpisce tutti gli automobilisti indiscriminatamente e penalizza quanti devono usare la macchina per lavoro o – anche e spesso per l’inefficienza ed il costo del trasporto pubblico – sono costretti ad usare più di un veicolo per famiglia, moltiplicando così l’effetto tassazione.

“Anche noi agenti – tiene a precisare il Dott. Vincenzo Cirasola, presidente dello SNA (il Sindacato nazionale agenti di assicurazione) bolognese – abbiamo ‘subito’ questa decisione: non c’è stata informazione da parte della Provincia e tantomeno consultazione o concertazione con il nostro sindacato provinciale”.

SNA ed ASCOM prendono quindi le distanza dal provvedimento:”Siamo fortemente critici verso una decisione – sottolinea Cirasola – che produrrà aumenti di prezzo ingiustificati per il consumatore. Aumenti che né gli agenti, né le compagnie assicurative hanno voluto o avallato e che, nondimeno, metteranno le nostre agenzie in difficoltà nei confronti della clientela, in un momento delicato per i consumi e per le famiglie”.

Purtroppo l’aumento dell’imposta si aggiunge alla possibilità di crescita dell’IPT (Imposta provinciale di trascrizione) Provinciale e ai possibili rincari delle tariffe RCA. Mentre il settore assicurativo rimane in sofferenza, nonostante (o a causa?) il regolamento Isvap varato col decreto Bersani e senza che per i cittadini-consumatori si siano ottenuti effettivi vantaggi.

“Come Sindacato provinciale di Bologna ci stiamo attivando – continua il presidente dello SNA di Bologna – per organizzare una campagna di sensibilizzazione contro il nuovo balzello che colpisce gli automobilisti, con l’appoggio di Confcommercio ASCOM Bologna (cui lo SNA aderisce) e l’appoggio di tutte le associazioni dei consumatori, con iniziative specifiche verso gli assicurati e con una raccolta di firme”.

Confcommercio e SNA di Bologna, inoltre, rivolgono un appello alla Provincia: “Chiediamo alla Presidente Draghetti – continua Cirasola – non soltanto di ridurre l’imposta, ma di non applicarla del tutto e, al contempo, di farsi interprete dell’unanime richiesta di abolirla a livello nazionale appoggiando le nostre iniziative a difesa dei cittadini che rappresenta”.

Un milione di firme era già stato raccolto in tutta Italia dalle associazioni degli agenti di assicurazione – tutte sottoscrizioni di consumatori e assicurati – a supporto di un documento che presentava proposte e soluzioni concrete per portare a consistenti risparmi sulle tariffe RCA:”Purtroppo – conclude Cirasola – l’unica risposta è stata il nuovo aumento della tassazione a carico degli assicurati a livello locale”.