“Un’imbarazzante campagna diffamatoria: è questo lo spettacolo al quale assistiamo da quasi due anni per opera dei comitati di Savignano. Questi signori calano definitivamente la maschera, sfidano le istituzioni e confermano che il loro obiettivo è quello di non fare partire l’impianto. Una campagna demagogica, volta a gettare discredito sull’impresa e, da quanto si apprende, anche sulle istituzioni e sugli enti che hanno dato il via libera in Conferenza dei Servizi all’avvio dell’attività”. Queste le parole di commento di Dino Piacentini, presidente Confapi pmi Modena, che torna, a distanza di pochi giorni, sulla vicenda dell’impianto di Savignano.
Piacentini (Confapi pmi) interviene così a seguito delle dichiarazioni dei comitati.
“È ormai condiviso che quello dei comitati sia un atteggiamento irresponsabilmente aprioristico, votato a un’inutile guerra che di sicuro non giova né al territorio né ai suoi cittadini e tantomeno ai lavoratori e all’azienda che rischiano di uscire irrimediabilmente danneggiati da questa incredibile vicenda. Ci siamo più volte soffermati sull’opportunità che un’attività come quella dell’impianto costituisce per la zona. Opportunità che, in un momento molto difficile per le imprese e per i lavoratori come quello che stiamo attraversando, assume un surplus valoriale non indifferente. Fare leva sulla salute e sulla sensibilità dei singoli, squalifica in partenza i leader di questi comitati, oramai soliti utilizzare qualsiasi mezzo di disinformazione con l’unico obiettivo di gettare discredito su un’attività che per sua stessa connotazione è “a basso impatto ambientale”. La massima disponibilità dell’azienda – conclude Piacentini – a recepire le direttive e le indicazioni migliorative dell’impianto testimonia una volontà e una convinzione nel portare crescita e sviluppo nel territorio che i comitati non riusciranno di certo a intaccare con queste sterili strumentalizzazioni”.