Gli atti predatori in famiglia da parte di un figlio sovente nascondono problemi di tossicodipendenze. Nel caso verificatosi a Correggio, invece, il figlio ha fatto razzia degli ori di famiglia per essere trendy a tutti i costi ovvero per poter acquistare, dopo aver venduto i preziosi, capi d’abbigliamento e cellulari all’ultimo grido. Per i genitori l’amara scoperta che dietro il furto in abitazione non c’erano come ritenevano i soliti nomadi, ma il figlio come poi accertato e scoperto dai Carabinieri di Correggio. Questa in sintesi la premessa dei fatti culminata con la segnalazione alla Procura reggiana di un 21enne operaio correggesi per il reato di furto aggravato in appartamento. Ad allertare i carabinieri è stato il padre del giovane che richiedeva l’intervento dei militari per un sopraluogo di furto al’interno della sua abitazione da dove erano stati rubati tutti i gioielli di famiglia. Durante il sopralluogo però i Carabinieri si imbattevano in due circostanze che li inducevano ad indirizzare le loro attenzioni investigative nei confronti del figlio: innanzitutto l’assenza di effrazioni e secondariamente l’indifferenza esternata dal figli al fatto – reato.
Nell’ipotesi che il giovane potesse aver preso i gioielli per rivenderli ai compro oro i militari hanno eseguito mirati accertamenti trovando i primi riscontri investigativi. Il giovane i questione infatti tra luglio e ottobre dello scorso anno è risultato essersi presentato più volte in un compro oro dove ha venduto oggetti preziosi corrispondenti a quelli trafugati nella sua abitazione. Il puzzle si è completato con lo stesso giovane che anticipando le risultanze d’indagine che lo vedevano oramai coinvolto a pieno titolo, si è presentato in caserma rendendo piena confessione e giustificando i furti con il fatto che gli servivano i soldi per acquistare l’ultimo modello del cellulare e capi d’abbigliamento griffati. In altre parole voleva essere trendy a tutti i costi!!!