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Appello di Confabitare agli elettori: votate i candidati che tutelano la casa. Solo così potrà ripartire l’economia


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La campagna elettorale è entrata nel vivo e il problema dell’eccessiva pressione fiscale sulla casa è certamente uno dei temi “caldi” del dibattito politico. Confabitare, l’Associazione dei Proprietari Immobiliari guidata da Alberto Zanni, lancia al riguardo una serie di proposte da sottoporre ai candidati in campo, anche alla luce della forte crisi che continua a colpire il settore immobiliare.

Sicuramente l’anno 2012, è stato l’annus horribilis per il mercato immobiliare, e si è concluso con un bilancio negativo per tutto il settore, senza lasciare inoltre intravedere a breve nessun segnale di ripresa. Una domanda immobiliare sempre più debole, con un crollo delle transazioni che riguarda tutto il territorio nazionale. Milano e Roma registrano rispettivamente un calo delle compravendite residenziali del 20,5 % e del 21% mentre Bologna le supera abbondantemente con -24% (ma dato fortemente preoccupante nel quarto trimestre la perdita è del – 30%); in testa alla classifica negativa abbiamo Padova -32 %, seguita da Catania -28% Palermo -27,8% Bari – 26,9% Venezia -25,3% Genova – 23,8%, Cagliari – 23,7% Firenze -21,9% Torino registra – 20% e in fondo alla graduatoria Napoli con – 13,9%. Ecco quindi le proposte che per Confabitare potrebbero essere utili per rilanciare il mercato immobiliare ed il settore dell’edilizia che sono un elemento trainante per l’economia nazionale.

a. Capitolo IMU: l’associazione, che ha combattuto una battaglia durissima contro l’imposta introdotta dal Governo Monti, ne chiede l’abrogazione totale per la prima casa e per i terreni agricoli. Si propone inoltre di applicare il medesimo trattamento previsto per l’immobile in cui il contribuente dimora e risiede, a quello dato in godimento ai parenti entro il terzo grado. Sempre per la prima abitazione si propone l’impignorabilità, in quanto bene primario per la famiglia.

b. Deduzione Irpef per i canoni di locazione: Confabitare propone di riportare la percentuale di deduzione alle aliquote previste prima della riforma del lavoro varata nel 2012, cioè il 15% e il 40,5% rispettivamente per i canoni ordinari e per quelli concordati

c. Detrazione spese per i lavori di ristrutturazione edilizia (attualmente 50%) e per l’efficienza energetica degli edifici (ora al 55%). In questo caso si chiede di rendere le agevolazioni a regime, senza prevedere alcuna scadenza e uniformando l’aliquota al 50%. Confabitare propone inoltre di estendere la possibilità di detrarre le spese anche agli immobili non abitativi.

d. Cedolare secca: la proposta è quella di applicare questo tipo di regime fiscale anche agli affitti relativi agli immobili strumentali.

Confabitare ritiene che queste proposte siano utili per rilanciare il mercato immobiliare ed il settore dell’edilizia che sono un perno molto importante per l’economia nazionale.

Per questo sarà importante il voto a quei candidati che nel loro programma prevedono quanto sopra esposto e manifestano chiaro impegno alla soluzione del problema della casa, del settore immobiliare e della forte pressione fiscale che lo ha finora affossato.

(Confabitare)