Home Economia Chiusura Saldi estivi: primo bilancio della Federazione Moda-Confcommercio

Chiusura Saldi estivi: primo bilancio della Federazione Moda-Confcommercio


# ora in onda #
...............




saldi_Avviati sabato 5 luglio, chiudono domani i saldi e, nonostante non siano ancora disponibili elaborazioni statistiche puntuali, da un primo sondaggio effettuato a Modena dalla Federazione Moda-Confcommercio, emerge come ci sia stata sostanziale tenuta rispetto allo scorso anno.

“In occasione di questi saldi – sottolinea Andrea Abbruzzese, presidente della Federazione Moda di Confcommercio Modena – , erano tante le aspettative degli imprenditori, anche alla luce del bonus degli 80 euro deciso dal governo. Che, come abbiamo già detto in virtù di analisi del nostro Centro studi nazionale, non hanno dato purtroppo lo slancio atteso alla propensione di acquisto delle famiglie. Tuttavia abbiamo ragione di ritenere che gli 80 euro, uniti alla rinuncia, in tutto o in parte alla consueta partenza per le ferie, abbiano almeno contribuito a far recuperare parte della stagione ed a non chiudere in calo rispetto allo scorso anno».

«In questo contesto di sensibile contrazione dei consumi – puntualizza Abbruzzese – è evidente come i saldi abbiano insomma rappresentato per il commercio una piccola boccata di ossigeno, che non costituisce naturalmente la svolta sperata, ma è almeno motivo di moderata soddisfazione tra gli operatori. Una boccata di ossigeno giunta, peraltro, inaspettatamente nella seconda parte dei saldi, ossia a ridosso di Ferragosto»”.

«E’ evidente come la clientela – commenta il presidente di Federazione Moda di Modena – abbia apprezzato l’amplissima offerta di proposte, fatte nella massima trasparenza, oltreché naturalmente la qualità del servizio di accompagnamento all’acquisto».

«Nel momento in cui il nostro Centro studi sta terminando di raccogliere i dati sull’andamento effettivo delle vendite – conclude con una punta di polemica Abbruzzese -, non riusciamo a comprendere su quali basi scientifiche si fondino indagini di chi parla di forti contrazioni. Crediamo che sia prematuro ed azzardato gettare nella mischia numeri, che appaiono unicamente strumentali a ingigantire il clima di allarme ed a colpire ulteriormente il clima di fiducia dei consumatori».