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La CGIL ER alla manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma. I numeri della partecipazione


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cgilDopo l’importante sciopero generale regionale del 16 ottobre con i cortei che hanno attraversato Bologna e riempito piazza Maggiore e piazza del Nettuno, e la mobilitazione straordinaria contro il Jobs Act indetta dalla Cgil ER l’8 ottobre, il sindacato emiliano-romagnolo di via Marconi si prepara a prendere parte alla manifestazione del 25 ottobre a Roma con una grande partecipazione di lavoratori e lavoratrici di tutti i settori, di pensionati, giovani e studenti.
Le parole d’ordine al centro della giornata di sabato prossimo – “Lavoro, dignità, uguaglianza, democrazia per cambiare l’Italia”– sono le stesse risuonate, in queste settimane, nelle tantissime iniziative, assemblee, mobilitazioni tenute dalla Cgil in tutta la regione e culminate nello sciopero regionale del 16 ottobre.
Per la Cgil la vera emergenza del paese è il lavoro da difendere e da creare. Per fare tutto ciò è necessario un deciso cambio della politica economica, l’attuazione di interventi pubblici e privati, l’estensione dei diritti, meno forme contrattuali e più stabilità, allargando le tutele universali e estendendo i contratti di solidarietà: questi alcuni dei punti della piattaforma che il più grande sindacato italiano porta in piazza il 25 ottobre a Roma.
Ricordiamo che sabato a Roma sono previsti due cortei; uno da piazza della Repubblica e l’altro da piazzale dei partigiani (concentramento ore 9 e partenza ore 9,30). In questo secondo corteo, la delegazione della Cgil ER è stata chiamata ad aprire il corteo.
Dalla nostra regione partiranno oltre 20mila persone, più di 300 pullman, tre treni speciali (uno da Modena e due da Bologna). Inoltre, sono stati prenotati 500 posti nei treni ordinari e segnalati molti mezzi propri.
Nel corso di queste settimane si sono tenute alcune migliaia di assemblee nei luoghi di lavoro di tutte le categorie di attivi e nelle leghe dei pensionati, oltre alla diffusione di materiali nei luoghi pubblici. Nei territori, le Camere del lavoro hanno tenuto incontri con i parlamentari locali. Non vanno dimenticate poi le decine di migliaia di sms inviate a chi si è rivolto ai nostri servizi e le e-mail indirizzate agli iscritti alla Cgil in Emilia Romagna.
Vincenzo Colla, segretario generale Cgil Er, dichiara: “Bisogna proseguire la mobilitazione anche con lo sciopero generale, sull’esempio riuscito dell’Emilia Romagna” per cambiare la legge delega sul lavoro e la legge di stabilità.