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Bassa reggiana: botte ai genitori per la droga, arrestato dai Carabinieri


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carabinieri-manetteMinacciava, picchiava e maltrattava i propri genitori per ottenere i soldi necessari per soddisfare i suoi vizi, tra cui quello della droga. Teatro dell’assurda storia un comune della provincia di Reggio Emilia, dove un 37enne reggiano, per quei gravi fatti commessi tra la fine del 2010 e la fine del 2013, è stato arrestato dai Carabinieri di Cadelbosco Sopra che hanno dato esecuzione all’ordine di Carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura reggiana essendo divenuta definitiva la sentenza di condanna a 3 anni di reclusione per i reati di violenza privata e maltrattamenti in famiglia. Detratti gli oltre 7 mesi di detenzione in regime di custodia cautelare l’uomo, che deve scontare ancora 2 anni, 4 mesi e 18 giorni di reclusione, è stato condotto in carcere dai Carabinieri che hanno dato esecuzione al provvedimento restrittivo conseguente alla sentenza di condanna emessa il 27 febbraio 204, divenuta definitiva lo scorso mese di luglio.

Erano stati i genitori, presentando denuncia, a invocare l’aiuto dei Carabinieri perché non più in grado di far fronte da soli ai continui maltrattamenti ed alle violenti pretese di danaro del figlio dal momento, degenerate in forme sempre più gravi e frequenti, ponendo in stato di terrore e prostrazione psicologica i due non più giovani genitori e rappresentando una concreta minaccia per la loro incolumità. La vicenda risale al 1996 quando il figlio tornato da militare inizia a far uso di stupefacenti e benché disponesse di un suo reddito sempre più insufficiente a soddisfare i suoi vizi già all’epoca otteneva con gravi minacce i soldi. Dopo alcune parentesi in cui il figlio, per varie vicissitudini, è andato a vivere fuori casa, alla fine del 2010 si stabilisce definitivamente con i genitori. Sono tre anni, gli ultimi, di assurde violenze che vede il figlio maltrattare i due genitori sottoponendoli abitualmente a continue vessazioni fisiche e psicologiche per ottenere soldi per la droga che talvolta si procurava sottraendo beni da casa che poi rivendeva. Non solo offese e gravi minacce ma anche botte sia al padre che alla madre (finiti 2 volte in ospedale e minacciati con coltello alla gola) oltre ad assurdi eccessi d’ira che lo vedevano distruggere gli arredi e i sopramobili di casa. Gravi ed agghiaccianti episodi di violenza quelli descritti in denuncia che riscontrati dai Carabinieri di Cadelbosco Sopra videro la Procura reggiana richiedere ed ottenere alla fine dell’anno scorso un provvedimento restrittivo di natura cautelare. Quindi l’iter giudiziario e la condanna del giovane che ora dovrà scontare in carcere.