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Rapporto Unioncamere: il presidente di Confesercenti E.R. Manzoni preoccupato per la persistente difficoltà delle PMI


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Il presidente della Confesercenti Emilia Romagna, Roberto Manzoni, intervenuto oggi alla presentazione del “Rapporto 2014  sull’economia regionale, di Unioncamere Emilia-Romagna, ha dichiarato quanto segue: 

“I dati forniti dal Rapporto 2014 sull’Economia regionale presentato oggi da Unioncamere Emilia Romagna, non fanno che confermare il perdurare della crisi: anche il nostro osservatorio stima infatti una differenza negativa fra imprese iscritte e cessate per il 2014 di circa 260 unità nel commercio su area pubblica e di oltre 1.600 in quello in sede fissa.

E’ perciò sempre più necessario che ogni livello di competenza faccia la sua parte ed esprima professionalità, visione strategica, capacità di coinvolgimento dei diversi attori sociali attorno a un progetto di sviluppo. Ciò  significa soprattutto mettere al centro dell’azione il lavoro e l’impresa, in particolare quella piccola e media, da sempre patrimonio e motore di questa regione ed espressione di quella simbiosi fra contesto sociale e mondo del lavoro che determina stabilità e benessere. Da questo punto di vista il pieno recepimento dello statuto delle imprese potrebbe risultare prezioso e utilissimo. Per sostenere il sistema produttivo è inoltre fondamentale incentivare il credito e rafforzare il sistema dei consorzi fidi attraverso quell’alleanza fra Regione, sistema delle CCIAA e associazioni che in questi anni ha prodotto risultati importanti.

Tra le molte necessità vi è anche quella di aprire un tavolo di confronto serio sulla pressione fiscale e dei tributi, sistema che soffoca le imprese determinandone a volte la chiusura. Così come è il momento di contrastare le forme di abusivismo e i regimi agevolati che creano distorsioni nella concorrenza e di recuperare la dignità del lavoro autonomo riconoscendo come per quello dipendente i primi tre anni di detassazione per favorire le imprese.

Infine, ma non per importanza, occorre considerare che in una situazione come quella attuale i fondi europei saranno probabilmente l’unica risorsa disponibile. Perciò è indispensabile che vengano orientati in via prioritaria allo sviluppo e al sostegno dei progetti imprenditoriali soprattutto delle piccole e medie imprese, che essendo legate al territorio rappresentano il vero patrimonio della nostra regione.”