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Sisma, Cgil, Cisl e Uil alla Regione: “Bene l’iter ricostruzione, accelerare sulla legalità”


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“Apprezzamento per il lavoro che si sta facendo sulla ricostruzione, sia per le abitazioni civili, sia per imprese e lavoratori, ora però occorre puntare maggiormente l’attenzione sul tema della legalità a partire dalla messa in rete delle informazioni attraverso le banche dati delle prefetture e della Regione”.

Sono queste alcune affermazioni dei vertici dei sindacati confederali Cgil – Cisl – Uil dell’Emilia-Romagna dopo l’incontro dei giorni scorsi in Regione, a Bologna, con Palma Costi, assessore regionale alle attività produttive.

Considerazioni che Cgil, Cisl e Uil traggono dai numeri, visto che, ad esempio, per le imprese sono state 1891 le domande di contributo presentate, su cui sono stati emessi 1080 decreti di concessione per 627,3 milioni di euro e 725 di questi ultimi sono in liquidazione e ad oggi i lavoratori ancora sospesi a causa del sisma (215) possono ancora usufruire degli ammortizzatori sociali.

“Tuttavia– sottolineano i sindacati – non occorre dimenticare che rimangono sul tavolo le problematiche inerenti alle tempistiche per l’inizio dei lavori, sebbene, almeno in parte, trovino giustificazione e condivisione nell’iter previsto dalla legge, giustamente indirizzato a garantire una maggiore attenzione alla gestione degli appalti e all’esecuzione dei lavori”.

Di converso, anche alla luce del documento che riassume le attività della Direzione nazionale antimafia, presentato due giorni fa alla biblioteca del Senato, che definisce l’Emilia-Romagna come “‘terra di mafia’ nel senso pieno della espressione”, gli stessi sindacati confederali chiedono un’accelerazione dei provvedimenti posti in essere dalla stessa Regione per contrastare il dilagante fenomeno mafioso, confermando i contenuti e gli indirizzi del protocollo sulla legalità sottoscritto all’indomani del sisma. Resta comunque la priorità di mettere in rete le informazioni mediante le banche dati delle prefetture e della Regione.