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Chioschi parco delle Mura: approvazione definitiva per la modifica al Rue


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Una integrazione al Rue per esplicitare al suo interno quanto già previsto dal Piano operativo comunale (Poc) in merito alla possibilità di realizzare nei parchi pubblici manufatti di servizio necessari alla pubblica sicurezza e alla migliore fruizione da parte della collettività, come chioschi, servizi igienici o spazi di custodia, in conformità con il Psc-Poc-Rue e, per le modalità d’intervento in presenza di vincoli, all’autorizzazione rilasciata.

Sono i contenuti della delibera che, dopo l’adozione del luglio scorso, l’assenza di osservazioni e i pareri favorevoli di Arpa e Ausl, è stata approvata in maniera definitiva oggi, giovedì 26 marzo, dal Consiglio comunale di Modena, con il voto favorevole di Pd e Sel, e contrario di M5s, Ncd, FI, CambiaModena e Per me Modena.

A illustrarla è stata l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, che ha precisato come la modifica, senza cambiare i criteri e gli indirizzi per le trasformazioni consentite, introduca un nuovo comma nell’articolo 13.21 “Ville, giardini e parchi di notevole interesse” che chiarisce come nei parchi pubblici sia ammessa la realizzazione di manufatti di servizio necessari alla pubblica sicurezza e alla migliore fruizione da parte della collettività, come chioschi, servizi igienici o spazi di custodia, in conformità a Psc-Poc-Rue e, per le modalità d’intervento in presenza di vincoli, all’autorizzazione rilasciata.

La vicenda dei chioschi del parco delle Mura o Rimembranze ha infatti evidenziato che, una lettura limitata all’articolo 13.21, avulsa dal contesto normativo complessivo, può portare a escludere interventi edilizi per realizzare strutture anche in muratura in realtà ammessi. La variante al Rue, quindi, specifica meglio nel dispositivo quali sono le trasformazioni già consentite e in virtù di quali procedure e autorizzazioni, evidenziando la possibilità di integrare le dotazioni, anche edilizie, dei parchi pubblici con la modifica o sostituzione degli edifici esistenti, dai chioschi bar ai bagni pubblici.

IL DIBATTITO IN AULA SULLA VARIANTE AL RUE

Vandelli: “La variante non risolve la questione chioschi, su cui stiamo lavorando”

“Con questa Variante al Rue non pensiamo di risolvere il problema dei chioschi al Parco delle Rimembranze, ma tale vicenda ha evidenziato la necessità di esplicitare nel Regolamento urbanistico edilizio quanto già previsto dal Piano operativo comunale (Poc) in merito alla possibilità di realizzare nei parchi pubblici manufatti di servizio necessari alla pubblica sicurezza e alla migliore fruizione da parte della collettività. La questione chioschi è altra cosa e ci stiamo lavorando”.

L’assessora all’Urbanistica del Comune di Modena Anna Maria Vandelli ha chiuso con queste parole il dibattito sulla modifica al Regolamento urbanistico edilizio che si è sviluppato in Consiglio comunale nella seduta di giovedì 26 marzo. A favore della delibera si sono espressi Pd e Sel, contro M5s, Ncd, FI, CambiaModena e Per me Modena.

Per il M5s, Marco Bortolotti ha sottolineato che “si sta ripercorrendo un percorso già vissuto e si tenta di correggere un’anomalia, quella legata alla problematica dei chioschi, su cui con la variante si vuole andare a dare un’interpretazione. Per il Movimento la normativa precedente era chiara e corretta – ha precisato il capogruppo – i chioschi dovevano essere strutture senza fondamenta”. Il consigliere ha infine sottolineato che “tutte le articolazioni che si stanno studiando in questo periodo devono essere inserite in un quadro più complesso, quello del Psc, che richiederà ancora del tempo”. Della stessa idea anche Mario Bussetti, per il quale “la legge regionale è chiara e vieta certe cose: la normativa non cambia per l’uso che ne viene fatto – ha precisato – anche se si disattende per 20 anni. La modifica che si vuole fare va attuata tramite Psc, strumento che consente di superare queste difficoltà. Tutte le altre soluzioni sono scappatoie che portano a bloccare la situazione per molto tempo, come è successo”.

Secondo Luigia Santoro del Ncd “questa variazione non può portare a niente. Si parla di un parco storico tutelato – ha aggiunto – il parco delle Rimembranze, e la modifica al Rue non risolverà la questione dei chioschi, perché si è intervenuti con la costruzione di strutture pesanti, cementificando il parco, mentre doveva essere fatta esclusivamente una riqualificazione. Interventi di quel genere – ha concluso – possono essere realizzati in parchi non di interesse storico o sotto tutela”.

Anche Adolfo Morandi di FI ha evidenziato come questa variante cerchi di “rendere autorizzabili le strutture sequestrate al Parco delle Rimembranze, frutto di una progettazione standardizzata della precedente Giunta. Ma tale modifica al Rue – ha proseguito – è una pezza e non sarà la soluzione a qualcosa che è già avvenuto. Tutto rimarrà bloccato, privando la città di servizi per fruire del parco pubblico anche nella prossima stagione estiva”.

Per il Pd, Marco Forghieri ha sottolineato che “fino a quando c’è un sequestro giudiziario in atto è difficile concludere rapidamente l’iter sui chioschi. È chiaro che, allo stato attuale – ha continuato – non si risolve la situazione esplicitando una normativa, ma è giusto che venga precisata e che vengano coperte delle lacune. Il fatto che sulla variante non siano state poste osservazioni, inoltre, è significativo”, ha aggiunto. Fabio Poggi ha precisato che, con la delibera, “non si sta dando l’ok al progetto dei chioschi, né tantomeno si cerca di interferire con il percorso giudiziario”. Il consigliere ha chiarito che “si tratta di una variante urbanistica, non di una interpretazione, e che la delibera è già stata oggetto di adozione”. Nel merito della variante, Poggi ha infine affermato che “qualsiasi cittadino farebbe fatica a essere contrario a un documento che consente di effettuare interventi per fornire servizi e maggiore sicurezza pubblica nei parchi”.