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Il Consiglio comunale: “Modena istituisca un albo dei volontari del verde”


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potaturaIstituire un Albo comunale dei Volontari del verde, valutando tutte le necessarie tutele giuridico-assicurative, a libera iscrizione dei cittadini interessati a offrire la propria disponibilità per attività di pulizia, manutenzione e cura del verde pubblico e dell’arredo urbano.

Lo chiede il Consiglio comunale di Modena all’Amministrazione attraverso l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno del Pd illustrato dal consigliere Francesco Rocco, avvenuta nella seduta di giovedì 26 marzo. La mozione evidenzia l’importante ruolo dei Gruppi Verdi Volontari nelle rispettive zone di competenza che attraverso la stipula di convenzioni –25 quelle in essere a fine 2014 – gestiscono più di 1 milione 243 mila metri quadrati di verde pubblico.

Il consigliere Rocco ha sottolineato l’importanza di “dare un riconoscimento, anche a costo zero, ai volontari che hanno dato il proprio contributo nella gestione del verde, alcuni dagli anni ’80. L’istituzione di un albo potrebbe prevedere una iniziativa fissa all’anno per tale riconoscimento – ha affermato – e l’albo potrebbe essere il modo per intercettare anche coloro che non si iscrivono ai Comitati anziani”. Sempre per il Pd, Federica Venturelli ha espresso favore per l’iniziativa e ha precisato che “sarebbe opportuno che i volontari già presenti nelle associazioni del verde venissero automaticamente iscritti all’albo”. Il capogruppo Paolo Trande ha evidenziato come la proposta intervenga “su una delle grandi risorse del territorio, patrimonio che va difeso: il capitale sociale, il civismo, la voglia dei modenesi di aiutare la comunità ad affrontare i problemi ordinari e straordinari della città. L’idea dell’albo è efficace – ha proseguito – e sarei per provare a fare un ulteriore scatto in avanti immaginando ulteriori soluzioni di valorizzazione, come ad esempio la costituzione di un fondo pubblico-privato da utilizzare per riconoscere con forme di incentivazione e benefit l’attività dei volontari”.

Giuseppe Pellacani di FI ha evidenziato che “l’idea di una formalizzazione di chi si dedica volontariamente ad attività a favore della città è da vedere in modo positivo. Il volontariato – ha aggiunto – se esercitato in modo individuale, necessita di una qualche forma di regolarizzazione all’interno di albi e, pur non potendo prevedere forme di remunerazione, si potrebbe trovare il modo di mettere a compensazione crediti e debiti”.

Anche Adriana Querzé di Per me Modena ha parlato di proposta “assolutamente condivisibile” con la raccomandazione che “questa formalizzazione utile e importante non si trasformi in una complicazione amministrativa”. La consigliera ha inoltre ricordato che “sta partendo nelle scuole l’iniziativa ‘Cortili aperti’ per l’uso dei cortili scolastici come parco pubblico dopo l’orario scolastico. Su queste aree – ha aggiunto – le associazioni e i volontari, grazie anche all’attività di ricucitura dei Quartieri, potrebbero dare un grosso contributo”.

Marco Bortolotti ha espresso la posizione favorevole del M5s: “La possibilità di definire un albo che possa creare un bacino è un’ottima idea – ha affermato – ed è perfettamente in linea con quanto chiesto da noi con una mozione sul baratto amministrativo: l’albo può essere il punto di partenza per un percorso volto allo scambio in una situazione di difficoltà economica generale e in cui l’Amministrazione fatica nella cura del territorio”.

Marco Cugusi di Sel si è detto “convinto” della proposta, perché “al di là dell’aspetto economico, pur non secondario, dà l’idea di creare comunità, forme di compartecipazione che creano senso civico, condivisione, amore per la propria città e maggiore sicurezza del territorio. Il compito dell’Amministrazione – ha concluso – sarà quello di mettere in rete e coordinare l’attività dei volontari”.

Sul tema è intervenuto anche l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni, che si è detto concorde con la proposta: “È una buona idea istituire un albo che va a intercettare disponibilità saltuarie e occasionali dei cittadini. L’iniziativa – ha affermato – non va a toccare le convenzioni già in essere, che ci consentono di gestire a costi molto bassi un’ampia superficie verde per ciò che riguarda la manutenzione a raso”.