Home Modena Il Comune di Modena ufficializza la riduzione dell’aliquota Tasi sulla prima casa

Il Comune di Modena ufficializza la riduzione dell’aliquota Tasi sulla prima casa


# ora in onda #
...............




casa-danaroCon l’approvazione della variazione di bilancio, il Comune di Modena ufficializza la riduzione dell’aliquota della Tasi sulla prima casa che passa dal 3,3 per mille del bilancio approvato a marzo, al 2,5 per mille, rispetto al 3,1 dello scorso anno. Nella stessa occasione è stato approvato anche il minore aumento della Tari rispetto al previsto: grazie al lavoro svolto per ridurre il costo di gestione e per recuperare l’evasione, la crescita della tassa sui rifiuti non sarà del 3,7 ma del 2,4 per cento.

“Complessivamente si tratta di 2,1 milioni di euro di minori tasse per i modenesi”, ha affermato l’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari presentando insieme all’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni i provvedimenti, approvati dal Consiglio comunale lunedì 27 luglio, che caratterizzano una manovra finanziaria che prevede, nel complesso, cinque milioni e 170 mila euro di maggiori spese e cinque milioni e 450 mila euro tra maggiori entrate e svincolamento di risorse, con 300 mila euro che vanno a ricostituire il fondo imprevisti ed emergenze.

La variazione di bilancio è stata approvata con il voto a favore del Pd, contrario di M5s, FI, CambiaModena e con l’astensione di Per me Modena. Non è stata approvata l’immediata esecutività del documento che richiedeva il voto a favore della metà più uno dei componenti dell’Aula, pari a 17, mentre i voti a favore sono stati 16. Con lo stesso voto della variazione sono stati approvati anche il provvedimento sulla Tari (regolamento e Piano economico finanziario, tariffe e Piano annuale delle attività), mentre la delibera specifica sull’Imposta unica comunale, che prevede anche la definizione delle nuove aliquote della Tasi, di cui si terrà conto nel pagamento della rata di saldo a dicembre, con il relativo conguaglio, è stata approvata con il voto a favore di Pd, M5s, CambiaModena, contrario di FI e con l’astensione di Per me Modena.

Respinto, invece, l’ordine del giorno proposto dal Movimento 5 Stelle e illustrato da Elisabetta Scardozzi, che chiedeva la destinazione di 95 mila euro per la gestione diretta del Comune degli asili nido. Hanno votato a favore M5s, Per me Modena e CambiaModena, contro Pd e si è astenuto FI.

La manovra prevede interventi per la manutenzione del patrimonio comunale (550 mila euro, soprattutto per interventi nelle aree verdi, su strade e ciclabili, negli edifici comunali), per il turismo e la cultura (400 mila euro), oltre che per il settore della scuola con 850 mila euro, che si aggiungono al milione già stanziato nei mesi scorsi, con un impegno particolare per il sostegno assistenziale ai disabili nell’ambito del diritto allo studio.

La manovra consentirà anche di compensare un ulteriore taglio ai trasferimenti deciso dal Governo, che incide sui conti comunali per un milione e 700 mila euro, grazie innanzitutto al finanziamento del fondo nazionale di compensazione Imu-Tasi che, secondo le stime, porterà un beneficio per le casse comunali di due milioni e 150 mila euro. La copertura della manovra è stata possibile anche grazie a tre milioni 300 mila euro di risorse già previste a bilancio, ma fino ad ora bloccate dalle norme sui fondi di crediti di dubbia esigibilità.

“Approvando il bilancio in marzo – ha spiegato l’assessora Ferrari – avevamo assunto un impegno che ora manteniamo: se ci fossero stati miglioramenti per le finanze locali dai provvedimenti nazionali e dal recupero dell’evasione avremmo trasferito ai cittadini quei benefici con una riduzione dei tributi locali. Il minore aumento della Tari è di circa 700 mila euro, mentre per la Tasi sulla prima casa si tratta di un milione e 450 mila euro: significa mediamente pagare 7-8 euro in meno rispetto allo scorso anno quando, sulla base del bilancio approvato in marzo, sarebbero stati 19 euro in più a famiglia”.

Per la Tasi è previsto anche un adeguamento delle detrazioni, che si riducono, e una modifica per le coppie di fatto con figli a carico di uno dei due compagni: l’abitazione nella quale risiede il minore viene equiparata, con riduzione dell’aliquota, alla seconda casa data in comodato d’uso ai figli. L’unica condizione è ci siano i patti omologati rilasciati dal tribunale dei minori.

Sempre nell’ambito fiscale, si prevede anche un aggiustamento delle fasce di reddito per il pagamento delle tariffe scolastiche in seguito all’introduzione della nuova Isee: “In questo anno di transizione puntiamo a non modificare le entrate del Comune – spiega Ferrari – operando una redistribuzione nel segno dell’equità voluta dal legislatore”.

 

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO SU VARIAZIONE, TARI E IUC

Pd: “Promesse mantenute e investimenti”. Opposizione: “Tasse: solo un calo dell’aumento”

L’approvazione delle delibere presentate dall’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari sulla seconda variazione di bilancio, sulla Tari e sulla Iuc, avvenuta nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 27 luglio, è stata preceduta dall’intervento di diversi consiglieri.

Ad aprire il dibattito è stato Adolfo Morandi (FI) che ha evidenziato come “la buona esposizione dell’assessora non cambia il fatto che qui non c’è riduzione di tasse e Tari, ma diminuzione di un aumento gravoso per famiglie e imprese, approvato con il bilancio. E una parte di ciò che si recupera viene subito destinato a spese definite ‘strategiche’ invece che in risparmi per cittadini e imprese. È un esempio di ‘tassa e spendi’ aggravato da criteri patrimoniali: siamo contrari”.

Anche Antonio Montanini di CambiaModena ha ribadito che “non si tratta di un calo delle tasse: dopo aver spremuto quanto più possibile i cittadini, si restituisce loro un po’ di succo. Ho l’impressione che il bilancio – ha aggiunto – sia una coperta corta da tirare in base al bisogno di trovare risorse nelle pieghe per esigenze anche estemporanee. Auspicherei in futuro un bilancio basato su entrate più certe”. Il consigliere ha espresso inoltre perplessità sulla messa in vendita delle azioni di Hera evidenziando che, anche poche, se fanno perdere la maggioranza cambiano i valori di vendita perché fanno perdere il controllo.

Per il M5s, Marco Rabboni ha sottolineato “i limiti del Patto di stabilità. Fatichiamo a capire – ha proseguito – come mai non si possa approfittare di nuove situazioni che si configurano vantaggiose. Un Comune virtuoso, in una situazione di tassi bassi, dovrebbe sfruttare l’occasione per investire. Ci preoccupa, alla luce dell’esperienza greca, che le politiche centrali continuino a succhiare risorse agli Enti locali”. Si è concentrato sulla Tari l’intervento di Luca Fantoni, che ha annunciato il voto contrario sulla delibera relativa, “perché molta gente fatica a pagare cifre che, secondo dati dei parlamentari M5s, sono alte se comparate con esperienze ‘in house’ di altri Comuni. Perché qui – ha chiesto – non si valuta questa possibilità?”. Elisabetta Scardozzi ha evidenziato come l’odg presentato per lo storno alla gestione diretta degli asili da parte del Comune, miri a mantenere nel sistema educativo da 0 a 36 mesi una competenza e un controllo comunale, “fonte di esperienza ed eccellenza di oltre 40 anni”. Mario Bussetti ha sottolineato che “l’odg rappresenta, al di là delle cifre, un segnale importante”. E ha poi annunciato, in dichiarazione, voto contrario sulla variazione in quanto “è nel solco del bilancio approvato a marzo con solo piccoli miglioramenti”. A nome del gruppo si è detto sempre pronto a discutere sulla Tari, “ma le tasse – ha ribadito – non calano: c’è solo una diminuzione dell’aumento”.

Per il Pd, Marco Forghieri ha sottolineato l’importanza del “forte intervento a sostegno dell’istruzione in relazione anche alle fasce più deboli, come i disabili e chi ha difficoltà a pagare le rette, e dei nuovi interventi di manutenzione programmati che si basano sull’ascolto dei cittadini. Calando le tasse grazie al recupero di evasione – ha detto – manteniamo quel che avevamo promesso. Dire quello che si fa e fare quello che si dice è buona norma per la politica”. Fondamentale, per Grazia Baracchi, il recupero dell’evasione “che permette di ridurre la pressione fiscale, così come l’ascolto dei cittadini, delle associazioni di categoria e delle loro esigenze tradotto in azioni concrete. Sono inoltre positivi gli investimenti per aumentare e qualificare i servizi come il porta a porta, ma le nuove risorse per la manutenzione – ha precisato – vanno accompagnate anche da campagne per l’educazione e il senso civico, che aumentino il rispetto per ciò che è pubblico”. Diego Lenzini, riguardo a Tari e rifiuti, ha tenuto a ricordare anche il miglioramento dei servizi e della loro qualità, sottolineando che i paragoni tra città diverse devono tener conto della peculiarità dell’offerta per contesti differenti. Il giudizio sulla variazione – ha dichiarato – è positivo, a partire dalle risorse per una scuola più inclusiva, ma non bisogna allentare la tensione. Si deve perseguire il miglioramento dei servizi contenendo i costi: potrebbero arrivare nuove difficoltà”.

Il capogruppo Paolo Trande ha posto l’accento sulle “scelte politiche coerenti” con quanto detto alla presentazione del Bilancio a marzo. “Con l’esigenza di recuperare oltre 14 milioni – ha ricordato – si disse che 5 sarebbero venuti da tagli e ne servivano 9 per non toccare la carne viva dei servizi, ma che se ci fosse stata la possibilità ne avremmo restituiti. E lo facciamo, in un patto dinamico con i cittadini. In Italia la ricchezza – ha aggiunto – è molto legata ai patrimoni, e credo si debba agire più su quelli e meno su lavoro e imprese”. In dichiarazione di voto, Andrea Bortolamasi si è detto convintamene a favore evidenziando come la Giunta stia tenendo ferma e alta l’asticella della qualità dei servizi, e come l’odg sulla riduzione dei tributi fosse stato a suo tempo votato dal solo Pd.

Intervenendo nel dibattito, l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni ha affermato che i dati ufficiali sui costi del servizio rifiuti differiscono da quelli del M5s, e ha ricordato che sulle scelte determinanti ci si confronterà con Atersir, agenzia che gestirà anche le gare a livello regionale. “Lì bisognerà superare le divisioni di appartenenza e battersi insieme per il territorio”, ha detto, sottolineando che “il porta a porta in centro non è una sperimentazione ma parte di un piano che lo estenderà alle zone cosiddette artigianali e industriali, e che si è sempre aperti a suggerimenti migliorativi”.

Nella replica l’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari ha ribadito la positività della variazione con la quale “abbiamo fatto più di quanto promesso – ha detto – riducendo i tributi più di quanto non si sia recuperato dall’evasione, dando risorse a scuola e nuovi investimenti, e confrontandoci con la cittadinanza”.