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Lavoro: la filosofia del World Class Manufacturing spiegata dall’Ordine degli Ingegneri di Modena


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ingegneriAmbienti di lavoro più sicuri rendono più efficienti i processi produttivi, quindi il benessere dei lavoratori rappresenta un fattore di crescita della competitività delle imprese. E’ questa la filosofia alla base del World Class Manufacturing, la tecnica di ingegnerizzazione applicata ai processi industriali che si sta rivelando un’arma strategica di competizione ed eccellenza per le aziende di tutto il mondo. Importanti realtà dell’industria manufatturiera internazionale stanno traendo notevoli benefici da questa visione organizzativa, che consente all’impresa di ridurre i costi produttivi in maniera sistemica e con metodi riferibili ed oggettivabili. Una filosofia sintetizzabile nello slogan “Zero difetti, zero incidenti, zero scorte”.

Di World Class Manufacturing se ne è parlato oggi presso il Tecnopolo del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Modena, nell’ambito di un convegno di rilievo nazionale organizzato dall’Ordine modenese degli Ingegneri durante il quale sono stati illustrati casi d’eccellenza di applicazione pratica in imprese locali di primaria importanza quali Tetra Pak, Baxter, VM Motori ed il gruppo FCA-Fiat Chrysler Automobiles. “L’obiettivo del convegno – ha affermato Augusto Gambuzzi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Modena – è quello di trasmettere al tessuto imprenditoriale locale queste nuove strategie di gestione, ideate per accrescere la competitività produttiva delle imprese e migliorarne le prestazioni, illustrando come la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro (elementi tradizionalmente ritenuti solo fonte di costi) possono invece costituire una risorsa strategica per competere ad alto livello, creando una sinergia positiva che produce benefici tanto per i lavoratori quanto per le aziende”.

“La strategia del World Class Manufacturing è stata sviluppata negli Stati Uniti negli anni 90, in Italia è arrivata da circa dieci anni grazie al gruppo Fiat Chrysler Automobiles, che su questa filosofia ha basato i successi registrati nell’ultima decade” ha sottolineato Andrea Raviolo, Coordinatore della Commissione Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro dell’Ordine degli Ingegneri di Modena, che ha curato l’ideazione e l’organizzazione del convegno. Una valutazione confermata anche da Edoardo Rabino, WCM Innovation Manager del gruppo FCA: “Nello stabilimento di Pomigliano d’Arco non si registrano infortuni da quasi 4 anni, in quello polacco di Bielsko Biala addirittura da 7. Inoltre, la maggiore flessibilità nelle fasi produttive ha consentito di ridurre notevolmente i tempi complessivi di lavorazione”.

I benefici del World Class Manufacturing, finora prerogativa dei grandi gruppi industriali “Possono, anzi debbono essere estesi anche alle Pmi, che costituiscono la grande maggioranza delle imprese italiane – ha detto Fabio Pontrandolfi, dirigente Area Lavoro e Welfare di Confindustria – e per questo sarebbe opportuno prevedere incentivi fiscali per questo tipo di interventi migliorativi della sicurezza negli ambienti di lavoro”.

Il convegno sul World Class Manufacturing è stato organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Modena in collaborazione con la Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri dell’Emilia-Romagna, Confindustria, l’Università di Modena e Reggio Emilia, ed ha avuto il patrocinio della Provincia di Modena, dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena, della Regione Emilia Romagna e della Direzione Regionale dell’INAIL.