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Latte, Coldiretti: origine in etichetta successo per allevatori e consumatori


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bandiere-Coldiretti“E’ una decisione che aspettavamo da tempo, un risultato storico per gli allevatori e consumatori che finalmente saranno sicuri di acquistare il vero latte italiano” E’ il commento del Presidente di Coldiretti Modena, Francesco Vincenzi, alla notizia del via libera all’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte e dei derivati come formaggi o yogurt annunciato dal premier Matteo Renzi e dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina in occasione della Giornata nazionale del latte Italiano a Milano alla quale ha presenziato con il Direttore, Giovanni Duò, e una delegazione di giovani imprenditori modenesi.

Il provvedimento – sottolinea Coldiretti Modena – risponde alle esigenze dei consumatori che nella metà dei casi sono disposti a pagare il vero Made in Italy alimentare fino al 20% in piu’ ma c’è addirittura un 12% che è pronto a spendere ancora di piu’ pur di avere la garanzia dell’origine nazionale. Secondo la consultazione pubblica online del Ministero dell’agricoltura – ricorda la Coldiretti modenese – in più di 9 casi su 10 considerano molto importante che l’etichetta riporti il Paese d’origine del latte fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo è per il latte a lunga conservazione. Con l’etichettatura di origine – precisa Coldiretti Modena – si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy che riguarda tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta.

1,7 milioni di mucche da latte presenti in Italia possono finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, formaggi e yogurt che – sottolinea la Coldiretti – è garantita a livelli di sicurezza e qualità superiore grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa, ma anche ai primati conquistati a livello comunitario con la leadership europea con 49 formaggi a denominazione di origine realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione.

Ad essere tutelati sono anche i consumatori italiani che hanno acquistato nel 2015 – secondo una analisi della Coldiretti – una media di 48 chili di latte alimentare a persona mentre si posizionano al settimo posto su scala mondiale per i formaggi con 20,7 chilogrammi per persona all’anno dietro ai francesi con 25,9 chilogrammi a testa, ma anche da islandesi, finlandesi, tedeschi, estoni e svizzeri. L’obbligo di indicare l’origine in etichetta – continua Coldiretti  Modena – salva dall’omologazione l’identità di ben 487 diversi tipi di formaggi tradizionali censiti a livello regionale territoriale e tutelati perché realizzati secondo regole tramandate da generazioni che permettono anche di sostenere la straordinaria biodiversità delle razza bovine allevate a livello nazionale.

La scelta di trasparenza fatta in Italia è importante per essere piu’ forti anche nella lotta all’agropirateria internazionale sui mercati esteri dove i formaggi Made in Italy hanno fatturato ben 2,3 miliardi (+5%) nel 2015 con il Parmigiano Reggiano in testa alla classifica dei formaggi più taroccati.