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Modena, Collegio dei periti: l’assemblea conferisce l’iscrizione ad honorem a Mauro Benassi


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benassiIscrizione ad honorem per Mauro Benassi al Collegio dei periti, resoconto delle attività svolte e dei risultati raggiunti nel corso dell’anno, tra i quali il successo della convenzione per la contabilizzazione dei consumi nei condomini, approvazione dei bilanci consuntivi e preventivi.
Sono i temi affrontati oggi dall’assemblea generale del Collegio dei Periti industriali di Modena, che si è tenuta nell’auditorium dell’Istituto Corni.
L’iscrizione ad honorem di Mauro Benassi vuole rappresentare un riconoscimento simbolico all’attività svolta dall’ex ispettore anti incendio in quasi quarant’anni al servizio della comunità modenese e della procura, nelle indagini più delicate che hanno occupato la cronaca provinciale.
Questa la motivazione del riconoscimento: “Quaranta anni al servizio di una delle istituzioni più amate e rispettate del nostro Paese, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; apprezzato da tutta la comunità provinciale per la serietà professionale e integrità morale, ha dedicato i suoi sforzi alla ricerca della verità nei casi di incendi significativi per chiarirne la natura accidentale o dolosa, divenendo il punto di riferimento insostituibile della Procura modenese.  Esempio e sprone per tutti i periti industriali”.
Il 2016 ha visto poi per i periti industriali di Modena la novità fondamentale dell’obbligo della laurea triennale per l’iscrizione all’albo.
Una misura che in provincia di Modena riguarda quasi 6mila studenti: tanti sono attualmente gli iscritti agli istituti tecnici industriali. Di questi, oltre 2.400 solo nel capoluogo, distribuiti tra Fermi e Corni. L’obbligo della laurea triennale scatta solo per coloro che si sono iscritti nell’anno scolastico iniziato lo scorso settembre.

Un altro importante risultato ottenuto nel corso del 2016 è il frutto della convenzione sottoscritta nella primavera del 2015, dalle associazioni di categoria e dagli ordini professionali modenesi (CNA, Collegio dei Periti di Modena, Ordine degli Ingegneri, ANACI, Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile, Confconsumatori con il patrocinio di ANTA) per la termoregolazione e la contabilizzazione del calore.
L’84% dei condomini di Modena e provincia si è infatti messo in regola con la normativa europea che obbliga ad adeguare gli impianti centralizzati con la termoregolazione e la contabilizzazione del calore.
Un dato che colloca Modena nettamente in testa alle province che hanno provveduto all’adeguamento degli impianti.
Questo significa un utilizzo più corretto ed ecosostenibile del riscaldamento e del raffrescamento, riducendo lo spreco e i costi di gestione per condòmini e proprietari, contribuendo in modo diretto all’abbassamento dell’inquinamento atmosferico e al miglioramento della qualità dell’aria.
A Modena e provincia sono oltre 867 i condomini e oltre 21.500 unità immobiliari che hanno un’unica centrale termica, soprattutto quelli costruiti prima degli anni ’80, con conseguenti costi elevati per inquilini e proprietari.
A poco più di 20 giorni dalla scadenza del 31 dicembre, sono quasi 730 gli edifici che già hanno modificato gli impianti di riscaldamento, con il 90% degli interventi che è stato realizzato da aziende o professionisti locali. I dati fanno riferimento ai condomini amministrati dagli associati Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali), che rappresentano oltre il 70% del totale degli amministratori.

Nelle foto: Alberto Bevini (a sinistra) conferisce l’iscrizione ad Honorem a Mauro Benassi