Home Modena Una performance “site-specific” del percussionista Riccardo La Foresta alla Palazzina dei Giardini

Una performance “site-specific” del percussionista Riccardo La Foresta alla Palazzina dei Giardini


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È con questo appuntamento speciale, promosso da Galleria civica di Modena e Node festival che si chiude, domenica 5 marzo alle 18 la mostra “605 prepared dc-motors, cardboard boxes” dell’artista Zimoun. L’evento, a ingresso libero fino a esaurimento posti (è possibile e consigliato prenotarsi al tel. 059 2033166), si svolge nella sala che ospita l’opera “80 prepared dc-motors, tension springs, felt balls, cardboard boxes 70x70x70cm”.

Riccardo La Foresta, spiegano gli organizzatori, è un batterista, compositore e improvvisatore in continua ricerca sulle possibilità timbriche dei materiali percussivi. Le sue gestualità sono condotte alle massime e alle minime conseguenze uditive con l’utilizzo di tecniche estese, archetti, fiato ed elettronica sul surrogato di un set di batteria. La scelta strumentale viene dettata dall’esigenza “site-specific” di ogni performance e dalla vitalità del rapporto tra gesto e restituzione sonora della stanza. Il dialogo con l’installazione di Zimoun avviene come ricerca dell’equilibrio con la sonorità della mostra e la presa di coscienza del suo rumore organico. Un confronto vitale tra materiale meccanico e materiale umano.

Riccardo La Foresta (nato nel 1989 a Modena) è laureato in Jazz col massimo dei voti ai conservatori di Ferrara e Parma, e si è perfezionato per un semestre a Stoccolma al KMH. Ha studiato privatamente e frequentato seminari in Italia e a New York. Nel 2013 con Riccardo Marogna ai fiati+elettronica forma “Sho Shin Duo”, duo di improvvisazione/freejazz/noise con cui suona in Italia, Svizzera, Germania, Belgio, Olanda e Polonia ed ha all’attivo tre dischi (Setola Di Maiale label). Leader del quartetto post-jazz “Kind Of Mosh”, con cui incide per l’etichetta El Gallo Rojo, e membro di diverse formazioni di ricerca dal duo all’orchestra. Ha collaborato con pittori, danzatori, performers e si è esibito in importanti Festival e programmazioni tra cui: AngelicA, Umbria Jazz, Festival Verdi, Torrione Jazz Club, Troglobatem Festival (Stuttgart), Festival Filosofia, Festival della Fiaba, Festival Novemetis, Black Box in Cuba (Munster), Las (Poznan), Centro d’Arte (Padova), WIM (Zurich) tra gli altri.

Zimoun, noto per le sue opere che uniscono sound art e architettura degli spazi, ha occupato le cinque sale della Palazzina dei Giardini con un’unica grande opera composta da installazioni meccaniche costruite con materiali semplici (scatole di cartone, sfere di cotone, cavi di metallo, legno, etc.) e corredate da sistemi automatici che generano movimenti e rumori: complessi organismi viventi il cui sottile e mai banale rapporto tra ritmo e suono meccanico e volumetria circostante sarà indagato nel corso dell’incontro, anche grazie all’interazione con i visitatori partecipanti. Attraverso l’utilizzo di titoli che descrivono le opere semplicemente come un elenco di materiali e componenti meccaniche utilizzate, le sculture sonore di Zimoun richiedono all’osservatore un ulteriore sforzo di immaginazione, rendendolo attivamente partecipe nel completamento dell’opera stessa.

La mostra di Zimoun “605 prepared dc-motors, cardboard boxes”, a cura di Filippo Aldovini, organizzata e prodotta da Galleria civica e Fondazione Cassa di risparmio di Modena in collaborazione con Associazione Lemniscata e fuse*
è visitabile gratuitamente fino al 5 marzo da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 18; lunedì e martedì chiuso.

Per prenotazioni telefonare allo 059 2033166 in orario di mostra o scrivere via mail (biglpala@comune.modena.it).

Informazioni on line (www.galleriacivicadimodena.it).