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Reggio Emilia: fermato in via Turri con la droga pronta allo spaccio


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Pusher, prostitute, ladri, vandali e ubriachi “presidiano” in maniera sempre più costante l’area antistante la stazione ferroviaria ricompresa nel quartiere Marconi di Reggio Emilia. Per questo motivo i carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia, in linea all’indirizzo dato dal Comandante Provinciale Colonnello Antonino Buda, accogliendo le richieste di maggior sicurezza giunte dai residenti del quartiere Marconi, hanno effettuato una mirata attività di controlli attraverso l’impiego dei carabinieri di quartiere supportati dalle autoradio del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia e del personale in abiti borghesi in forza al nucleo operativo della Compagnia reggiana.

Tastare quindi la qualità delle persone presenti nella zona per verificare la regolarità dei presenti e reprimere eventuali delitti ma anche contrastare la prostituzione nella zona che vede i “pendolari” del sesso giungere con i treni nel quartiere per contrattare le prestazioni sessuali con giovani ragazze cinesi che popolano le strade per poi “consumare” negli appartamenti dei condomini di Via Turri adibiti ad alcova. Centinaia di controlli su persone, auto, case e locali e i risultati non sono mancati.

Proprio in via Turri, nella rete dell’Arma è finito un marocchino clandestino sorpreso con al seguita le dosi di droga pronte allo spaccio. Al pusher, M.O., 21enne senza fissa dimora, i carabinieri hanno sequestrato una quindicina di grammi di hascisc suddivisi in cinque dosi e quindi pronte allo spaccio. Il giovane è stato quindi denunciato alla procura reggiana per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti per poi, al termine delle formalità di rito, essere avviato per le previste procedure di espulsione trattandosi di cittadino clandestinamente soggiornante nel territorio nazionale. Al vaglio dei carabinieri reggiani anche la posizione di alcuni appartamenti dove, nel corso dei controlli, sono state trovate delle irregolarità negli affitti. Gli stranieri che occupano le case, infatti, non sono stati in grado di fornire il contratto.