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“Risorgimento Socialista“ anche in Emilia Romagna


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“Si sono riuniti, a Fiorano Modenese – spiega una nota – compagne e compagni dell’Emilia Romagna che hanno deciso di aderire al Partito del “Risorgimento Socialista“ e di partecipare attivamente alla costruzione di tale soggetto sul territorio”.

“L’esigenza di un nuovo soggetto politico in Italia, che si ispiri alla cultura ed alla storia socialista, nasce dalla necessità di ridare una prospettiva ed un programma nuovo alla Nazione; un programma politico che si sganci dal modus operandi neoliberista  dentro il quale gran parte della sinistra italiana, Pd in testa, continua a muoversi, ignorando le esigenze e le condizioni degli Italiani e di coloro che in Italia risiedono o vivono.
Tale progetto nasce da lontano, da una “Dichiarazione d’Intenti“ approvata al termine di una assemblea nazionale tenutasi a Roma il 27/6/2015.
Da allora, al termine di un serio e qualificato percorso partecipato che ha dato vita ad una piattaforma politica e programmatica sui problemi del Lavoro, dell’ Economia,  della parità dei Diritti, delle problematiche Sociali, dell’Istruzione, della Salute ed altro ancora, Il 5 gennaio 2017  si sono completate tutte le operazioni di registrazione ed ufficializzazione del “Risorgimento Socialista“, del suo atto costitutivo e del suo simbolo come Partito e Associazione Politica”.

“Alla presenza del Coordinatore Nazionale, Franco Bartolomei – prosegue la nota – i partecipanti, provenienti dalle varie provincie dell’Emilia Romagna, si sono assunti l’impegno dell’organizzazione territoriale, regionale e provinciale, delegando al ruolo di coordinatori per la regione, in modo provvisorio fino al primo Congresso, i compagni: Angioletto Usai (Sassuolo), Giorgio Federzoni (Modena), Franco Mannino (Fiorano), Giacomo La Commare (Ravenna).
Il Coordinamento Regionale ha ratificato quindi l’apertura del tesseramento e delle iscrizioni al “Risorgimento Socialista“, nelle modalità, tempi e condizioni specificate sul nostro sito Internet  www.risorgimentosocialista.it, inoltre, a livello regionale, è già attiva una pagina Facebook: RS – Risorgimento Socialista- Emilia Romagna”.

“Sul nostro simbolo – aggiunge la nota – campeggia la data del 1892; sono quelle le nostre radici, un socialismo con una gloriosa storia politica fatta di lotte operaie e bracciantili, di opposizione netta alla Prima Guerra Mondiale e al Fascismo, il Socialismo di Andrea Costa, di Giacomo Matteotti, di Sandro Pertini, un socialismo in prima fila nella lotta di Resistenza e di difesa della Costituzione, padre delle riforme popolari e democratiche degli anni ’60-’70 (scuola media unica, sistema sanitario nazionale, case popolari, Statuto dei Lavoratori, aborto, divorzio, parità di genere), sostenitore strenue dell’internazionalismo ma anche della difesa della sovranità nazionale, partecipe agli innumerevoli tentativi per la soluzione  dei problemi del Terzo Mondo, del taglio del debito e promotore di solidarietà verso i movimenti di resistenza alle dittature mondiali negli anni ’70 e ’80.
Tra le fila di Risorgimento Socialista militano già compagni provenienti dal mondo dell’associazionismo, dei movimenti popolari, impegnati nel lavoro sociale,  nei sindacati ed altri che avevano abbandonato il P.S.I

Siamo stanchi di assistere passivi ad una Sinistra che rinuncia ai suoi valori etici e politici, a combattere seriamente in difesa del popolo cedendo al ricatto di un sistema economico e sociale guidato da Confindustria, BCE, e da strutture sovranazionali di dubbia utilità ed interesse pubblico.
Per questo abbiamo detto e diciamo NO a leggi antipopolari come la riforma costituzionale, l’Italikum, la legge 107-2015 (la “buona scuola”), lo Sblocca Italia, il Jobs Act, ultimi atti di un centrosinistra  a trazione  PD, decisa a scegliere un liberismo sfrenato e voltare le spalle ai lavoratori, ai disoccupati, ai pensionati, ai ragazzi ed allefamiglieitaliane.
Vogliamo dare il nostro contributo di socialisti alla costruzione di una forza della Sinistra che possa riportare il mondo del lavoro al centro della politica. Non siamo interessati a “ posizionismi comunque ” all’interno dello scacchiere della variegata sinistra nazionale  ma di certo, e da protagonisti, ad una seria piattaforma politica condivisa; Progetto che dovrà essere  di governo con proposte nuove e coraggiose. Siamo interessati a colloquiare con tutti coloro che , come noi, intendono fermare la contro-riforma in essere già dalla fine della cosiddetta Prima Repubblica, e costruire oltre al Paese Italia un’Europa più giusta, una Europa dei popoli e non delle banche e dei grandi gruppi industriali.
Siamo fermamente convinti – conclude il comunicato – che il nostro Paese ha bisogno di un nuovo Risorgimento, una rinascita nel segno del lavoro, della solidarietà, del progresso: del Socialismo”.