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Bologna: sviluppo aeroportuale sostenibile, dichiarazione dell’Ad del Marconi, ing. Nazareno Ventola


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Già dalla metà anni ‘90, anticipando regolamentazioni e politiche oggi diffuse di riduzione degli impatti ambientali degli aeroporti, la società di gestione del “Marconi” ha introdotto attività sistematiche di gestione del rumore e di tutela delle risorse idriche e di efficientamento energetico. Ingenti investimenti sono stati negli anni pianificati e realizzati per le medesime finalità di sostenibilità ambientale della crescita e sviluppo del traffico aereo.

Non posso quindi che esprimere grande soddisfazione rispetto a sostanza e forma della discussione svoltasi nell’incontro pubblico promosso dal Comune di Bologna e dal Quartiere Navile nel corso del quale – come anche correttamente trasposto sulla stampa – sono emersi i risultati dell’impegno, anche recente, della società di gestione aeroportuale e degli altri Enti facenti parte della Commissione Aeroportuale sul Rumore.

Tale Commissione – organo tecnico obbligatorio previsto dal DM 31/10/1997 – è presieduta dal Direttore Enac dell’Aeroporto di Bologna ed è composta da rappresentanti di: Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, Comune di Calderara di Reno, Arpae – Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ed energia, Enav – Ente nazionale di assistenza al volo, vettori aerei, società di gestione aeroportuale AdB e Ministero dell’Ambiente, con compiti di: definizione delle procedure di decollo ed atterraggio antirumore, caratterizzazione acustica del territorio attraverso la definizione della zonizzazione acustica dell’intorno aeroportuale e classificazione dell’aeroporto stesso in relazione al livello di inquinamento acustico.

Nel corso degli anni la Commissione Aeroportuale ha svolto approfondimenti e verifiche sul sistema ed ha anche proposto misure progressivamente migliorative e mitigatrici tra cui specifiche modifiche alle procedure di decollo (indirizzato per quanto più possibile verso aree a minore densità abitativa), con limitazioni a decolli ed atterraggi sulla città in orario notturno. Tali misure di controllo e contenimento sono state formalmente adottate con Ordinanze del Direttore Enac Bologna.

Queste azioni, unite alla realizzazione di barriere antirumore e all’utilizzo da parte della compagnie aeree di motori aeronautici a sempre minore impatto acustico, hanno portato nel periodo 2003-2016 ad una riduzione del 53% della popolazione sottoposta a rumore (Lva>60dB), a fronte di un aumento dei movimenti aerei del 23%.

Negli ultimi mesi, in aggiunta al divieto di decollo su Bologna nelle ore notturne, l’Ordinanza n.11/2016 messa a punto in sede di Commissione ed emanata dal Direttore Enac dell’Aeroporto di Bologna ha disposto, con vigenza dal 10 gennaio 2017, un analogo divieto d’atterraggio dal lato città, salve ragioni di sicurezza dei passeggeri, anche meteo, o in casi di congestione delle operazioni aeroportuali.

I benefici di tale provvedimento sono risultati da subito evidenti: nei primi nove mesi del 2017, a fronte di un incremento complessivo dei voli notturni (+6%), si è registrata una diminuzione degli atterraggi in avvicinamento dal lato Bologna pari al 40%. Nel medesimo periodo, peraltro, si sono riscontrati ulteriori e positivi risultati anche per ciò che riguarda i decolli notturni verso Bologna (-25%).

Ulteriori ed importanti azioni a supporto dello sviluppo sostenibile dello scalo sono state decise all’unanimità dei presenti nel corso dell’ultimo incontro del 9 agosto della Commissione. A tale riunione erano presenti, tra gli altri, il Direttore Enac dell’Aeroporto di Bologna Antonino Bardaro, l’Assessora all’Urbanistica e Ambiente del Comune di Bologna Valentina Orioli, il Presidente del Quartiere Navile Daniele Ara e rappresentanti di Arpae, AdB ed Enav. In premessa di tale incontro Arpae ha innanzitutto formalizzato che anche i più recenti controlli sulla funzionalità delle centraline di monitoraggio ne hanno confermato funzionalità ed attendibilità; non risultano inoltre sforamenti ai limiti di legge. Di seguito la Commissione ha unanimemente deciso il rafforzamento dell’efficacia della procedura di salita iniziale (verso est-lato città) formalizzando il regime sanzionatorio applicabile ai vettori che non rispettino le procedure di virata. Per scoraggiare tali infrazioni è, quindi, stata definita una procedura in esito alla quale Enac potrà effettivamente comminare le sanzioni di legge.

I risultati delle misure in essere sono stati anche formalmente riconosciuti del Ministero dell’Ambiente che, da ultimo con comunicazione del 6 ottobre, ha dato atto dell’adeguatezza del sistema di monitoraggio e del sostanziale rispetto dei valori limite normativi.

Esprimo, conclusivamente, soddisfazione per l’approccio serio, impegnato ed informato con cui tutti gli Enti coinvolti nelle attività di monitoraggio e controllo dei sistemi di cd. “noise abatment” hanno affrontato la discussione ed il dibattito, non sempre semplice, degli ultimi mesi. I positivi risultati raggiunti in un clima di attenta e competente collaborazione ed il riconoscimento di essi anche in una sede di pubblico dibattito sono la conferma, a mio avviso, che sia questa la strada su cui proseguire. Ringrazio, infine, tutti gli Enti che hanno collaborato al raggiungimento di questi risultati confermando massima attenzione ed impegno da parte di AdB anche per il futuro, nell’interesse dello sviluppo sostenibile dello scalo e, con esso, anche del territorio.