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Fiorano: Assemblea pubblica sul centro storico


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Ieri sera, venerdì 13 ottobre 2017, nella Sala Blu della Sala Consiliare del Comune di Fiorano Modenese, è stata presentato il ‘Masterplan per la riqualificazione e la rivitalizzazione del centro’, affidato agli studi Netmobility e Caire Consorzio, che curano per il Comune anche il Piano Generale del Traffico Urbano e, per l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

Nel suo saluto iniziale il sindaco Francesco Tosi ha ricordato come anche questo incontro, il terzo sul tema, rappresenti una tappa dell’iter partecipato scelto come metodologia, realizzato attraverso indagini ed interviste sulla mobilità nel distretto e nel comune per arrivare a una definizione condivisa e rispondente alle esigenze della comunità. Già rispetto all’assemblea della scorsa primavera, durante la quale era stata fornita un’ipotesi di lavoro, si sono registrate diverse novità derivanti dalle indagini, in particolare quella con i titolari del commercio e dei servizi in centro. Le ipotesi presentate ieri sera sono perciò oggetto di confronto con le associazioni e con i cittadini per ricavarne proposte e osservazioni.

La presentazione è partita dall’analisi dello stato di fatto su Via Vittorio Veneto e su Piazza Ciro Menotti, individuate come ‘centro’ oggetto dello studio specifico. Sono stati rilevati nel giugno scorso 56 locali, di cui 16 esercizi commerciali, 20 attività di servizi, 2 pubblici esercizi e 18 locali sfitti, pari al 32% del totale. Dei 38 attivi, in 27 hanno risposto alle domande dell’indagine, consentendo di individuare questi dati: un turnover elevato e un sistema fragile (13 su 27 hanno aperto l’attività nell’ultimo decennio, 18 su 27 sono in affitto, mancano tipologie di esercizi a forte richiamo come forno, tabaccheria, gelateria ecc. Sulle prospettive future 8 giudizi risultano positivi, 7 stabili e 12 negativi. Gli esercenti auspicano provvedimenti sulla viabilità (14), sulla sosta (8), sull’organizzazione di eventi (9), su incentivi (6).

I tecnici incaricati hanno sintetizzato questa diagnosi: Piazza Ciro Menotti non è una piazza commerciale e non ha le caratteristiche per diventarlo. Via Vittorio Veneto è una via commerciale ‘desolata’; non registra i segni di un declino, ma (vedi età recente degli esercizi) l’esito di un tentativo di riprendersi che non è riuscito.  Il giudizio sulla mobilità raccoglie gli sfoghi di una frustrazione che ha origine negli umori demoralizzati degli attori urbani. Non è l’amministrazione pubblica  l’unico attore coinvolto; lo sono le proprietà immobiliari ‘assenteiste’, gli operatori commerciali sfiduciati, i residenti invecchiati e anche un traffico automobilistico fastidioso e poco interessato.

In questo contesto investire unicamente in esternalità, in spazio pubblico riqualificato rischia di essere irrilevante; di più rischia di confermare l’idea che è la strada imboccata con la riqualificazione della piazza ad essere sbagliata. Piuttosto occorrerebbe interrompere e invertire il circolo vizioso del degrado dei fronti commerciali (per l’abbandono di esercizi che lasciano sfitti i locali) e dei valori immobiliari (che non vedono nel commercio la risorsa che giustifica investimenti).

La strategia per la rivitalizzazione necessita di un programma integrato, partecipato, generativo al quale concorrano il Comune di Fiorano Modenese (sgravi fiscali, incentivi diretti, animazione del centro, facilitazione e comunicazione), gli esercenti e gestori (cooperazione e processi associativi, animazione, qualità delle vetrine e degli arredi), i proprietari immobiliari (investimenti sul decoro e sulle facciate, concertazione a medio termine degli affitti).

Le azioni proposte per la mobilità e la sosta prevedono un assetto viabilistico che semplifica i percorsi di accesso al centro, anche a favore del commercio, ma ‘tagliano’ il traffico veicolare di puro attraversamento, attraverso la creazione di una ‘Zona 20’ (come i km orari, a indicare il passaggio da corridoio per auto a zona privilegiata per pedoni, ciclisti), ambiente con qualità urbana ideale per ospitare la rigenerazione commerciale, oltre a un sistema della sosta che favorisca il turnover nelle aree più centrali e incentivi all’uso di parcheggi più esterni per le soste medio-lunghe.

La viabilità favorisce l’accesso per chi vuole venire in centro, ma non il puro attraversamento, per cui in direzione verso Spezzano c’è una deviazione obbligatoria in Via Gramsci, mentre verso Sassuolo il traffico viene deviato all’altezza di Via Lamarmora. Saranno creati percorsi più sicuro per i pedoni al fine di raggiungere i principali luoghi pubblici: Villa Pace, l’asilo di Via Messori e la scuola, il Bla e le poste, Piazza dei Ciliegi e le scuole medie.

L’intervento su Via Vittorio Veneto riguarderà l’arredo urbano per rendere manifesta la priorità data a ciclisti e pedoni, come l’allargamento sulle strada del sagrato parrocchiale o di Piazza Ciro Menotti, un migliore accesso ai negozi, la ridefinizione dell’incrocio con Via Gramsci e la creazione di un marciapiede lungo questa strada.

Nel successivo dibattito, a fronte di un diffuso consenso sui presupposti, sono state avanzate le prime osservazioni su alcuni particolari dell’intervento, ma l’assemblea è stata organizzata proprio per sollecitare il dibattito che dovrà continuare nelle prossime settimane.