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Polizia municipale, il consiglio comunale di Vignola rinviato al 30 ottobre


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L’amministrazione comunale ha deciso oggi di rinviare la seduta del consiglio comunale inizialmente prevista per lunedì 23 ottobre a lunedì 30 ottobre 2017 alle 20,30. A illustrare le motivazioni di questa decisione è il sindaco, Simone Pelloni.

“Dopo una consultazione all’interno della maggioranza – spiega il primo cittadino – abbiamo deciso di rinviare di una settimana il consiglio comunale inizialmente previsto per lunedì prossimo, dove si doveva approvare tra l’altro l’atto di revoca, da parte del Comune di Vignola, della convenzione sul Corpo Unico di polizia municipale dell’Unione. Questa decisione è stata presa sostanzialmente per un paio di motivi. In primo luogo, come già annunciato in precedenza, questa Amministrazione intende intavolare un proficuo confronto con le organizzazioni sindacali, che in modi e toni diversi hanno espresso in questi giorni la volontà di approfondire la questione con l’amministrazione. Visti i tempi piuttosto stretti per organizzare un confronto prima di lunedì sera, abbiamo deciso di rinviare tutto il consiglio di una settimana”.

In secondo luogo – prosegue Pelloni – è notizia di oggi l’arrivo di un parere legale, da parte della Regione Emilia Romagna, che sostanzialmente contraddice il parere favorevole già espresso dal Segretario Comunale (e acquisito dall’Amministrazione) sull’uscita di Vignola dal Corpo Unico di polizia municipale. Si tratta, è bene tenerlo presente, di un parere, sul quale l’Amministrazione Comunale ha intenzione di avviare un confronto con propri legali di fiducia e con gli altri sindaci dell’Unione. Con questo parere, infatti, che praticamente assente all’uscita di Vignola solo con il voto favorevole degli altri Comuni dell’Unione aderenti al Corpo Unico, si apre una sostanziale questione politica. La nostra Amministrazione, legittimata dal voto dello scorso giugno, ha avuto mandato dai cittadini di riorganizzare, come da programma elettorale, la questione della sicurezza a livello locale. Prendo atto che, secondo questo parere, in pratica un sindaco non può essere nemmeno più padrone delle funzioni che gli spettano di diritto, come appunto la sicurezza. Rimane tuttavia ferma la nostra volontà di andare avanti sull’uscita di Vignola dal Corpo Unico. Auspichiamo naturalmente una soluzione bonaria e politica della questione, con la presa d’atto, da parte dei Comuni dell’Unione che sono coinvolti, della volontà espressa dall’Amministrazione vignolese e, di conseguenza, dalla maggioranza degli elettori vignolesi”.