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Anziani con demenza: domani a Carpi confronto tra nuovi modelli di assistenza


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Meno medicine, più attenzione alla storia della persona, ai suoi ricordi e interessi. Anche a Carpi si sta adottando un nuovo modello di assistenza agli anziani con demenza ricoverati nelle strutture pubbliche.

Se ne parla domani – sabato 11 novembre – in una conferenza promossa dalla cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena (che festeggia quest’anno 35 anni di attività) con il patrocinio di Comune di Carpi e Unione delle Terre d’Argine. L’iniziativa si svolge nell’auditorium Loria e comincia alle 9 con i saluti del presidente di Domus Assistenza Gaetano De Vinco, del sindaco di Carpi Alberto Bellelli e del direttore generale dell’Ausl Modena Massimo Annicchiarico.

Nella prima sessione (9.15-11.15) si approfondiscono alcuni progetti dedicati alla demenza, come gli interventi psicosociali, il modello Gentlecare, il Dementia care mapping e l’esperienza di Domus Assistenza. Nella seconda sessione (11.30-13.30) vengono illustrati gli indirizzi regionali in materia, l’assistenza prestata nei centri diurni e nuclei specializzati nelle strutture per anziani, il ruolo delle associazioni di familiari nella rete dei servizi. Nel pomeriggio (dalle 15.30) si festeggia S. Martino presso la Casa residenza anziani Quadrifoglio, dove si terrà anche una visita guidata dei locali, recentemente oggetto di un restyling per rendere la struttura più rispondente ai nuovi modelli di assistenza agli ospiti con demenza.

Dopo averlo sperimentato con successo nelle strutture che gestisce a Modena e Spilamberto, la cooperativa Domus Assistenza ha infatti creato anche al Quadrifoglio un ambiente familiare; pareti, porte e finestre sono state ritinteggiate con colori vivaci, corridoi e stanze hanno un nuovo arredamento sobrio ed elegante.

«Ci interessano le storie di vita delle persone, conoscerle ci permette di pianificare progetti e interventi personalizzati – spiega il presidente di Domus Gaetano De Vinco – Per ricercare il benessere di una persona non esistono procedure standard, ognuna ha il suo benessere che raggiunge attraverso la soddisfazione di bisogni che partono dalla base dell’integrità fisica e della sicurezza, fino ai più elevati di autorealizzazione e stima di sé. Gli interventi assistenziali riguardano la cura di sé, l’attività fisica, il riposo, il monitoraggio del dolore. Anche l’alimentazione è importante, soprattutto per l’aspetto di convivialità che – conclude De Vinco – concorre a stabilire nuove relazioni della persona nelle strutture per anziani».