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L’Uncem sul black out provocato dal maltempo


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«E’ inaccettabile che alla prima nevicata della stagione la montagna sia rimasta al buio per giorni». Manifesta tutto il suo disappunto il presidente di UNCEM (l’associazione degli enti e dei comuni montani dell’Emilia-Romagna) Giovanni Battista Pasini, che, a quattro giorni dalla nevicata di lunedì scorso, evidenzia come ci siano abitazioni, in particolare sull’Appennino bolognese, ancora prive di elettricità.

Come è noto, la nevicata del 13 e 14 novembre, anticipata rispetto gli ultimi anni ha provocato numerose rotture di rami e caduta di alberi che hanno danneggiato in più punti le linee della media e alta tensione ed hanno causato interruzioni all’erogazione di energia elettrica in molti comuni dell’Appennino. Questi eventi hanno particolarmente colpito l’Appennino bolognese e in misura minore quello modenese.

«E’ ridicolo invocare l’eccezionalità dell’evento atmosferico per motivare i pesanti disagi e danni occorsi a cittadini e imprese – continua il presidente – la verità è che non è stata fatta la necessaria manutenzione lungo le linee elettriche che attraversano boschi e zone alberate. Una manutenzione che va fatta ogni anno in maniera sistematica e non saltuariamente come avviene adesso, che possa evitare lo sviluppo delle piante in alto fusto accanto alle linee, con le conseguenze a cui assistiamo ogni inverno. La risposta di Enel non può essere semplicemente “pagheremo i danni”, perché i danni non vi debbono essere. Il disagio è stato sensibile per le utenze domestiche, ma i danni sono stati ancor più rilevanti per le attività produttive: agricole, artigianali, industriali e commerciali».

L’UNCEM ricorda poi come, già nel 2015, avesse chiesto con forza la convocazione di un tavolo in Regione a seguito del black-out verificatosi quell’inverno con caratteristiche simili a quelle attuali e, in quell’occasione, fossero stati garantiti da Enel interventi continuativi e preventivi. «Niente di tutto questo – dice Pasini – alla prima nevicata di una certa entità il problema si è riproposto più forte di prima. A questo punto chiediamo alla Regione la costituzione di un nuovo tavolo di confronto per verificare i motivi del mancato rispetto degli impegni presi da Enel due anni fa».