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Progetto Heart: 200mila euro per riqualificare un condominio ERS del Comune di Bagnolo


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Il Comune di Bagnolo in Piano e Acer Reggio Emilia sono protagonisti di una sperimentazione, coordinata dal Politecnico di Milano, che ha lo scopo di realizzare un kit di strumenti  multifunzionale destinato alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti, riducendone fortemente i consumi energetici e i conseguenti costi di gestione, e aumentando al contempo il comfort per gli abitanti.

L’edificio, situato in via Labriola 65/67, è stato costruito nel 1985 su 3 piani, oltre a piano terra (cantine e spazi comuni) e sottotetto, ed è composto da 12 alloggi di dimensioni variabili tra i 43 e i 63 mq.

“Si tratta di un intervento che va a tutto vantaggio delle famiglie più bisognose della nostra Comunità, che vedranno migliorare notevolmente la qualità abitativa dei loro appartamenti a fronte di una diminuzione dei costi delle bollette energetiche. Allo stesso tempo la riqualificazione dell’edificio di proprietà del Comune andrà ad accrescere il valore del patrimonio comune dei cittadini di Bagnolo” ha commentato il sindaco del Comune di Bagnolo in Piano e consigliere provinciale Paola Casali durante la conferenza stampa di presentazione del progetto Heart che si è tenuta questa mattina nella sede della Provincia di Reggio Emilia.

“Le soluzioni studiate – ha spiegato l’ingegnere Claudio Del Pero, PhD del Politecnico di Milano, department of Architecture, Built Environment and Construction Engineering – prevedono interventi sulle facciate, sugli infissi e sugli impianti (sistema a cappotto termico modulare, componenti serramentistici per la sostituzione parziale o totale delle finestre esistenti e componibile, riscaldamento, climatizzazione estiva e produzione di acqua calda sanitaria), aggiungendo fonti rinnovabili (solare, tegole fotovoltaiche, pompa di calore idronica), un sistema di accumulo energetico (acqua calda o fredda e per l’energia elettrica) e un sistema di controllo avanzato in grado di monitorare i consumi e gestire l’edificio al meglio”.

L’intervento, che non è invasivo, infatti gli inquilini potranno continuare ad abitare nei propri appartamenti, attualmente è nella fase di rilievo geometrico e dei fabbisogni energetici. La fine lavori è prevista nei primi mesi del 2019 e comporta un investimento complessivo di circa 200mila euro sull’edificio del Comune di Bagnolo.

“L’obiettivo è trasformare un edificio esistente in uno smart building ad alta efficienza, – ha sottolineato il coordinatore del progetto Niccolò Aste, professore ordinario PhD del Politecnico di Milano department of Architecture, Built Environment and Construction Engineering –sfruttando sinergicamente le tecnologie impiantistiche e tecnologico-costruttive di cui è composto, attraverso un processo di industrializzazione dei processi per la riqualificazione degli edifici estremamente personalizzato, grazie a un sistema di gestione intelligente delle tecnologie del fabbricato”.

Il sistema Heart utilizzato per la valutazione degli interventi necessari, infatti, è rappresentato da una piattaforma web, capace di supportare le scelte tecniche nella fase di progetto e, successivamente, di ottimizzare, gestire e controllare la prestazione energetica dell’edificio nella fase operativa attraverso una piattaforma web, che sfrutta informazioni provenienti dall’esterno (previsioni meteo, fluttuazioni delle tariffe energetiche, ecc.) e dall’interno (input forniti dagli utenti) che guida l’operatività del sistema-edificio.

Il monitoraggio è garantito da un serie di sensori (temperatura, UmiditàR, occupazione, CO2, ecc.), posizionati strategicamente in modo da garantire una rilevazione costante dell’operatività dell’edificio.

Il sistema BACS si interfaccia direttamente con l’inquilino, che può accedere a tutte le informazioni in merito alla prestazione dell’edificio e anche intervenire direttamente tramite apps dedicate e dispositivi di uso comune, come smartphone e tablet.

La trasmissione dei dati tra i dispostivi ed all’interno dell’edificio avviene tramite wi-fi e narrow band, sistemi non invasivi che non necessitano di opere murarie e cablaggi.

L’applicazione del toolkit multitecnologico, pertanto, consente non solo di ottimizzare la prestazione energetica dell’edificio, ma anche di renderla estremamente affidabile, documentata e trasparente.

Il campo di applicazione ottimale è rappresentato dagli edifici esistenti, sottoposti ad uno Smart Building upgrade, ma il sistema può essere efficacemente impiegato anche nelle nuove costruzioni. Punto di forza strategico per il sistema HEART che diventa uno strumento di controllo e garanzia, capace di stimolare, supportare e favorire incentivi ed investimenti finanziari pubblici e privati nell’efficientamento energetico degli edifici.

“L’intervento nell’edificio di Bagnolo – ha concluso Marco Corradi, presidente di Acer Reggio Emilia, partner del progetto che si occuperà dell’esecuzione dei lavori – utilizza tecnologie, materiali e processi altamente performanti, i cui costi devono essere contenuti; questo avviene tramite un processo di industrializzazione del settore delle costruzioni che rende fattibili gli interventi, a tutto vantaggio dei cittadini e dell’ambiente. Un buon esempio per promuovere processi innovativi e stimolare iniziative analoghe anche nel settore privato”.

Al progetto europeo Heart, coordinato dal Politecnico di Milano, oltre al Comune di Bagnolo e Acer Reggio Emilia, partecipano altri quattordici partner.