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Marano, a Festà inaugura domenica 15 aprile la mostra della fotoreporter Ananlisa Vandelli


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La pace, i conflitti, le migrazioni sono i temi al centro della mostra fotografica della fotoreporter modenese Annalisa Vandelli che inaugura domenica 15 aprile (ore 10,30) nella torre campanaria di Festà di Marano, per proseguire fino al 20 maggio.

Nei cinque piani della torre saranno esposti una ventina di scatti, raccolti in 14 stazioni, ripercorrendo la Via Crucis; il luogo non è stato scelto non a caso: l’evento culturale, infatti, fa parte della commemorazione del bombardamento che uccise 33 persone mentre stavano uscendo dalla chiesa la mattina del 15 aprile 1945, pochi giorni prima della liberazione.

La mostra, dal titolo “Vi lascio la pace”, è promossa dall’associazione “Tavola per la pace” di Marano sul Panaro con il sostegno dell’Unione delle Terre dei Castelli; resterà aperta tutti i sabati e le domeniche dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Durante la settimana e per visite guidate e su prenotazione è possibile rivolgersi al numero 334 5614160.

«I soggetti delle fotografie – afferma Annalisa Vandelli – sono persone che ho fotografato negli anni e che qui mostrano un pezzo della loro storia. Festà è un luogo suggestivo, bagnato dal sangue e battuto dal vento. Non è comodo arrivarci, bisogna venirci apposta: la contemplazione comporta anche fatica».

La Tavola della Pace da 15 anni, attraverso varie iniziative, sostiene progetti di solidarietà e culturali per educare alla pace e alla non violenza. Come sottolinea Ivano Venturelli, coordinatore dell’associazione la mostra «consente di riflettere sul passato e si rivolge in particolare alle scolaresche con l’obiettivo di sviluppare una cultura di pace, di rifiuto delle guerre e della violenza».

Le fotografie sono state scattate in diversi luoghi del pianeta raccontano le sofferenze delle popolazioni colpite da guerre e conflitti come le immagini dal confine con la Libia nel campo profughi di Chouchia in Tunisia e dalla Giordania per testimoniare la fuga dei profughi siriani; ma anche luoghi di sofferenza come il carcere nel Salvador.

L’assessore alla Cultura di Marano Giovanni Galli evidenzia che «la mostra ci fa conoscere persone che vivono oggi la stessa tragedia della guerra, vissuta drammaticamente dai nostri concittadini di Marano a Festà il 15 aprile del 1945. Portare testimonianze di pace è un modo per ricordare che i diritti non sono banali e che per la nostra Costituzione tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzioni».

La mostra può essere visitata anche con il supporto di guide d’eccezione, testimoni di pace e di guerra: i profughi e i richiedenti asilo ospitati nel territorio dell’Unione dal Centro sociale Papa Giovanni XXIII di Vignola.

Annalisa Vandelli, scrittrice e fotoreporter free lance, ha raccontato diversi paesi tra cui Etiopia, Nicaragua, Tunisia, Guatemala, Pakistan, Territori palestinesi, Kenya, Saharawi, Egitto, Albania, El Salvador, Giordania, Libano, Mozambico ed Eritrea; suoi lavori sono apparsi, tra gli altri, sul Corriere della Sera, Repubblica, Avvenire, L’Espresso, Huffington Post, Famiglia Cristiana, Dire e programma Rai; ha scritto anche due spettacoli teatrali e pubblicato diversi libri, alcuni tradotti in inglese e spagnolo.

Tiene il seminario di fotogiornalismo presso l’Università di Roma 3; informazioni www. annalisavandelli.it.