Home Reggio Emilia Sabato a Reggio Emilia si parlerà di migrazione in una prospettiva formativa

Sabato a Reggio Emilia si parlerà di migrazione in una prospettiva formativa


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“Narrare la migrazione come esperienza formativa: richiedenti protezione internazionale tra implicazioni e prospettive pedagogiche” è il titolo dell’interessante convegno promosso dal Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore, in collaborazione con la cooperativa sociale e di solidarietà L’Ovile di Reggio Emilia.

L’appuntamento si tiene sabato 17 novembre, dalle ore 8.30, presso l’Aula Magna Manodori del complesso universitario Palazzo Dossetti (viale Allegri 9) di Reggio Emilia.

Il seminario nasce da un progetto di ricerca FAR 2016 (Fondo di Ateneo per la Ricerca), coordinato dalla prof.ssa Laura Cerrocchi, docente del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, che intende affrontare il tema della narrazione del percorso migratorio di giovani richiedenti protezione internazionale.

“L’argomento viene affrontato – dichiara la prof.ssa Laura Cerrocchi di Unimore, coordinatrice del progetto FAR – attraverso l’analisi di alcuni nuclei concettuali come la consapevolezza delle cause politico-economiche e socio-culturali che portano alla migrazione, il ruolo materiale e simbolico della famiglia, le identità e le relazioni di genere e generazionali. Sarà approfondito inoltre il tema del servizio di accoglienza dei giovani richiedenti protezione internazionale: dall’inserimento, alla permanenza fino al congedo; così come l’alfabetizzazione e il lavoro, la fruizione dell’offerta culturale e sociale del territorio, la progettualità di lavoro e di vita. La narrazione è stata trattata come strumento formativo di rappresentazione e costruzione di sé e del mondo e, cosa molto importante, sul piano della ricerca, il lavoro ha consentito di mettere a punto strumenti di indagine qualitativa in contesto gruppale anche con ricadute importanti nella formazione del personale di settore e, in particolare, di educatori e pedagogisti in formazione iniziale e in servizio”.

La ricerca e, di riflesso, il seminario si caratterizzano per un rapporto stringente tra lo studio teorico e la prassi nei contesti di settore, in continuità con il territorio e, nel caso specifico, in sinergia con la Cooperativa sociale e di solidarietà L’Ovile di Reggio Emilia. Questa specificità viene espressa anche dalla compresenza di studiosi del mondo accademico, di rappresentanti delle istituzioni e di attori dei servizi.

Il programma della giornata prevede l’apertura con i saluti del prof. Fulvio De Giorgi, Direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore, della dott.ssa Serena Foracchia, Assessora a Città internazionale del Comune di Reggio Emilia, e del dott. Valerio Maramotti, Presidente della Cooperativa sociale e di solidarietà “L’Ovile” di Reggio Emilia. Segue l’introduzione della prof.ssa Laura Cerrocchi, docente di Pedagogia Generale e Sociale del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane su “La ricerca svolta: il quadro teorico e le scelte metodologiche”, che precederà gli interventi di: prof.ssa Franca Pinto Minerva, professore emerito di Pedagogia Generale e Sociale dell’ Università degli studi di Foggia, su “Narrare l’errare per ibridarsi con le alterità”; dott.ssa Barbara Chitussi, ricercatrice di Filosofia Morale di Unimore, su “Nuda vita e funzione biografica. Per una filosofia della migrazione”; avv. Patrick Wild, coordinatore Avvocati di Strada Onlus-Rimini, su “L’audizione del richiedente protezione internazionale in Commissione: svolgimento del colloquio e criticità. Il ruolo della memoria di accompagnamento”; Tommaso Menozzi, responsabile del servizio accoglienza e inclusione migranti della Cooperativa sociale e di L’Ovile di Reggio Emilia, su “Il contesto della ricerca: tra situazione nazionale e locale”; alcune testimonianze di giovani richiedenti protezione internazionale e di volontari. Nel pomeriggio i lavori riprendono alle ore 14.00 con gli interventi del prof. Alessandro Vaccarelli, docente di Pedagogia Generale e Sociale dell’Università degli studi dell’Aquila, su “Esistenze in fuga. Narrazioni, resilienza, cura educativa”, di Alberta Frimpomaa, mediatrice linguistico-culturale del RTI, su “Mediazione linguistica e culturale: risorsa e sfida”, di Gaia Badii, tirocinante Unimore ed Educatrice, su “Le caratteristiche del campione”, della prof.ssa Laura Cerrocchi e di Federico Zannoni, rispettivamente responsabile FAR 2016 e collaboratore alla ricerca, su “La narrazione del percorso migratorio dei richiedenti protezione internazionale: la dimensione formativa tra esperienze e progettualità di vita”, di Manuela Ladogana, responsabile tecnico-scientifico di area pedagogica dell’ Università degli studi di Foggia, su “Dal racconto al progetto di lavoro e di vita”, della dott.ssa Chiara Bertolini, ricercatrice Unimore, su “Il digital storytelling: implicazioni e prospettive didattiche di uno strumento formativo”.