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Speciale evento “filosofico” e tre incontri con grandi autori al Forum Monzani di Modena


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E’ un evento speciale a inaugurare gli appuntamenti di dicembre al BPER Forum Monzani di Modena: non la tradizionale presentazione di un libro, ma una vera e propria lezione. Sabato 1 dicembre alle 17.30 Salvatore Natoli invita il pubblico del Forum a riflettere sulla “fiducia”, con un incontro dal titolo “Fidarsi? Lealtà personale e fiducia pubblica”. L’evento, in collaborazione con il festivalfilosofia 2018 sulla verità, porta sul palco, insieme al filosofo, anche Daniele Francesconi, direttore scientifico del festival.
In questo appuntamento speciale che contrassegna il partenariato tra BPER Banca e festivalfilosofia, Natoli – uno dei beniamini del pubblico del festival – approfondisce il tema della fiducia nei suoi inesauribili rapporti con la credenza e la verità, riprendendo alcune questioni affrontate nell’edizione 2018 del festivalfilosofia. A chi credere e come consegnarsi a relazioni affidabili è un interrogativo che riguarda non solo l’esperienza privata, ma anche la vita pubblica. In bilico tra il dubbio e la generosità, la fiducia si condensa nel vincolo di reciprocità per eccellenza, ossia nell’amicizia, ma è un elemento indispensabile anche per rendere stabili e ben funzionanti le istituzioni della società.  In un’epoca attraversata da nuove forme di opacità e di falsificazione, il paziente esercizio della ponderazione di ciò che è attendibile e veritiero è indispensabile per ripristinare quel patto di fiducia su cui si fonda la cittadinanza democratica.

Domenica 2 dicembre alle 17.30 è la volta di Stefano Massini con il suo “Dizionario inesistente” (Mondadori), costellato di termini come attacismo, caransèbico, quèstico, zeissiano: parole che non esistono. Viceversa, esistono eccome gli stati d’animo che esse definiscono: un catalogo di umanissime sfumature delle nostre emozioni. E’ proprio per dar voce a questa variopinta tavolozza che Stefano Massini si è inventato un Dizionario inesistente, che dalla A alla Z accompagna il lettore in un meraviglioso viaggio letterario, in un rincorrersi di racconti straordinari. Da una carrellata di personaggi reali Massini crea un ventaglio di nuovissimi sostantivi, verbi, aggettivi, talmente efficaci da farti venir subito voglia di usarli nel parlare quotidiano. Ed ecco dunque sfilare l’inventore della penna a sfera László Biró (da cui birismo), i tenaci guerriglieri cileni Mapuche (che porteranno al verbo mapuchare), ma anche mostri sacri come Leonardo e Galileo, Leopardi e Kafka, passando per nobili del Seicento e miniere sudafricane, instancabili bugiardi e scienziati camerieri.

Vent’anni dopo “Italiani si diventa” domenica 9 dicembre alle 17.30 Beppe Severgnini porta a Modena “Italiani si rimane” (Solferino), un po’ autobiografia e un po’ racconto di come è cambiato il mondo dal 1979 a oggi. Un libro che è anche un viaggio ironico, sentimentale e istruttivo: dalla scuola di Montanelli al Corriere della Sera, dal primo articolo per La Provincia di Cremona al New York Times, dai libri alla radio, da Twitter al teatro (entrambi utili, il secondo più moderno). In Italia e in Europa, in America e in Australia, in televisione e sui treni del mondo. In ogni esperienza si nasconde una lezione. Beppe Severgnini prova a capire qual è, e condivide con noi le sue scoperte. Una narrazione intima e sorprendente, una scrittura nuova e appassionata. “Italiani si rimane” non spiega solo le trasformazioni nei media a cavallo tra due secoli: parla del tempo che passa, del legame con la terra e la famiglia, del piacere di insegnare e veder crescere nuovi talenti alla direzione di 7 del Corriere della Sera.

Chiude la stagione di Forum Eventi una storia di vera fede, ma anche di violenza: è quella che Valerio Massimo Manfredi racconta nel suo ultimo libro “Quinto comandamento” (Mondadori) e al pubblico domenica 16 dicembre alle 17.30. Congo, 1964: la guerra civile scoppiata dopo l’indipendenza dal Belgio sta straziando l’intero paese e miete vittime nelle maniere più efferate. Stupri, mutilazioni, torture, violenze indicibili su civili e membri di ordini religiosi sono diventati all’ordine del giorno. Padre Angelo Pansa, un missionario saveriano ora ottantasettenne, capisce che la preghiera non basta più: bisogna agire. A capo di un gruppo di mercenari armati di mitra, inizia a mettere in atto blitz notturni per salvare gli ostaggi dei ribelli, e – all’occorrenza – aprivano il fuoco. La Chiesa finge di chiudere un occhio, il nunzio apostolico dà il suo tacito assenso. In tre anni, più di 1400 vite sono state salvate da Padre Angelo e dai suoi mercenari. E’ da questa pagina di storia recente che l’autore ha tratto il suo ultimo romanzo: qui racconta l’avvincente storia di Padre Angelo (il cui nome nel romanzo è modificato in Padre Marco Giraldi), seguendo le sue avventure sia in Congo sia nella sua missione successiva in Amazzonia, dove sarà coinvolto nella lotta ai distruttori della foresta amazzonica.