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Bologna, Premio Venturi per la rigenerazione sostenibile nel segno della riconnessione urbanistica della città


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È stato assegnato a due neo laureate e a due universitari il “Premio Giacomo Venturi”, giunto alla sua terza edizione. Il Premio è stato istituito da Legacoop Bologna e Istituto Nazionale di Urbanistica, per promuovere la cultura della rigenerazione urbana e rendere omaggio ad un amministratore capace, da sempre impegnato sui temi dell’urbanistica sostenibile, prematuramente scomparso il 4 ottobre del 2014.

“Complimenti ai vincitori che ringrazio moltissimo. Siamo in una fase in cui questi temi sono centrali – ha commentato il sindaco Virginio Merola – e non c’è modo migliore di ricordare un bravo amministratore come Giacomo Venturi, in particolare in un momento nel quale la parola competenza sembra non contare più”.

“È molto importante questo premio nel nome di un grande amico e ottimo amministratore del nostro territorio come Giacomo Venturi – ha dichiarato Raffaele Donini, assessore regionale ai Trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale – Un sincero apprezzamento per i progetti vincitori che si sono posti con coraggio il tema della rigenerazione urbana, che come amministrazione regionale abbiamo messo come cardine fondamentale della nuova programmazione territoriale della Regione Emilia-Romagna. La Rigenerazione e la cura delle nostre città è il fulcro della Nuova Legge Urbanistica approvata un anno fa e che già oggi mostra i primi importanti risultati”

“Sentiamo forte la mancanza di Giacomo, amico e amministratore capace, soprattutto in momenti in cui sembrano prevalere scelte poco lungimiranti, non attente all’interesse del territorio e al benessere della comunità – dichiara Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – Abbiamo messo al centro della nostra attività il tema dello sviluppo sostenibile, con un progetto, unico nel suo genere, in grado di “spingere” tutto il sistema cooperativo verso forme di sviluppo sostenibile, l’unico in grado di coniugare equità sociale, sviluppo e rispetto dell’ambiente. Tutti insieme dobbiamo far crescere la cultura della sostenibilità, per questo stiamo già lavorando alla quarta edizione del Premio Venturi”.

Il Premio Venturi è patrocinato da: Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna e Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna.
I progetti presentati sono stati valutati dalla giuria composta dalla professoressa Valentina Orioli, dall’ingegnere Alessandro Delpiano e dagli architetti Francesco Evangelisti, Roberto Gabrielli e Sandra Vecchietti.
Per la categoria neo laureati, la giuria ha assegnato il premio a Laura Auletta e Lucia Nanni per la tesi “MetaBolizzare il bordo. Strategie di riappropriazione della frattura urbana. Il caso di Bologna”, alle due neo laureati è stato consegnato un assegno di 2.500 euro. Per la categoria studenti, la giuria ha premiato Marina Malossi e Marco Mariani, per il progetto di laboratorio di ricerca “In Bolla! Progetto di riconnessione di Bologna con le vie d’acqua: dalla Grada all’antico porto di Corticella”. Agli studenti è stato consegnato un assegno di 1.000 euro. Inoltre un estratto della tesi di laurea e del laboratorio sarà pubblicato sulla rivista Urbanistica Informazioni.

La premiazione dei vincitori della terza edizione del Premio Venturi si è svolta questa mattina nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato: Virginio Merola, sindaco di Bologna; Raffaele Donini, assessore regionale ai Trasporti, Infrastrutture e Pianificazione territoriale; Sandra Vecchietti, presidente dell’INU Emilia-Romagna; Simona Tondelli, dipartimento di Architettura-Unibo; Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna, Simone Gamberini, direttore di Legacoop Bologna.

Motivazioni del conferimento del premio:

La tesi Laura Auletta e Lucia Nanni “MetaBolizzare il bordo. Strategie di riappropriazione della frattura urbana. Il caso di Bologna”, affronta il tema dei margini, rilevante nel dibattito contemporaneo e trova varie applicazioni nel territorio bolognese, dal punto di vista progettuale la tesi si applica nello spazio intercluso tra la linea ferroviaria di cintura e l’autostrada trovando in questo territorio molteplici chiavi di lettura critica dei margini, sperimentando strumenti progettuali per il loro superamento, con l’obiettivo di proporre un progetto complesso che interessa la dimensione metropolitana della città.

Il progetto di laboratorio di ricerca di Marina Malossi e Marco Mariani, “In Bolla! Progetto di riconnessione di Bologna con le vie d’acqua: dalla Grada all’antico porto di Corticella”, affronta un tema rilevante per la città di Bologna e per tutto il territorio metropolitano utilizzando una puntuale analisi dello stato dei luoghi e della loro storia e propone alcune soluzioni progettuali su alcuni luoghi centrali nello sviluppo della città.