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Più ombre che luci per il sistema Reggio secondo la ricerca Lapam su imprese, export e credito riferita al I° trimestre 2019


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Meno imprese registrate, export in frenata (ma ancora con il segno più), credito in calo. Non è confortante la fotografia del primo trimestre 2019 scattata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato sia a livello reggiano che regionale. Numeri con la prevalenza del segno meno davanti e un immediato futuro che non invita all’ottimismo.

Nel I trimestre del 2019 il numero totale di imprese registrate a Reggio Emilia scende passando dalle 54.697 del I trimestre 2018 a 54.108, con una variazione tendenziale del -1,1% in peggioramento rispetto al calo dello 0,9% rilevato un anno prima (variazione % I trim. 2017 – I trim. 2018). In regione le cose non vanno meglio, con un calo dello 0,6%. A livello settoriale si osserva un lieve calo per i Servizi (-0,3%) e una dinamica negativa per il comparto Manifatturiero (-1,7%) e per le Costruzioni (-2,4%), tuttavia il trend della dinamica attuale rispetto a quella dello stesso periodo dell’anno precedente è in miglioramento per il Manifatturiero (quando il calo era del 2,2%) e Servizi (era al -0,5%), mentre peggiorano le Costruzioni (era a -1,4%).

Nello stesso periodo si contano 18.390 imprese artigiane registrate, in diminuzione rispetto alle 18.830 del I trimestre 2018, con una dinamica negativa pari al -2,3%, in peggioramento rispetto a quella rilevata nel I trimestre 2018 (-1,3%) e al dato emiliano romagnolo al -1,5%. A livello settoriale per tutti i comparti osservati (Manifatturiero, Costruzioni e Servizi) si rilevano dinamiche negative, soprattutto per le Costruzioni (-3,3%).

Nel 2018, fa notare l’ufficio studi Lapam, la domanda estera di prodotti manifatturieri made in Reggio mostra una crescita tendenziale (3,6%) inferiore a quella rilevata nel 2017 (+8,7%). Il dato assoluto parla di 10 miliardi e 664 milioni di euro contro i 10 miliardi e 297 milioni del 2017. In regione il dato è più robusto (+5,2%) ma comunque inferiore a quello rilevato nel 2017 (+7%). La performance dell’export di prodotti manifatturieri realizzati nei settori a maggior concentrazione di occupati in micro e piccole imprese (fino a 50 dipendenti) nel 2018 è positivo (+3,5%) ma dimezzato rispetto al +7% del 2017. In termini assoluti si parla di 2 miliardi e 819 milioni di euro contro 2 miliardi e 725 milioni.

A febbraio 2019, infine, i prestiti verso la totalità delle imprese ammontano a 9 miliardi 320 milioni di euro a Reggio Emilia, cifra più bassa dell’1,5% rispetto all’ammontare dei finanziamenti concessi nello stesso periodo del 2017 (9 miliardi e 465 milioni di euro). Il calo nell’anno precedente era però decisamente più robusto al -8,7%. I prestiti alle micro e piccole imprese con meno di 20 addetti ammontano a 1 miliardo e 325 milioni di euro a febbraio 2019, dato inferiore rispetto ai 1.361 milioni di euro concessi un anno prima. Anche per le piccole imprese la dinamica dei finanziamenti è negativa (-2,7%) ma in miglioramento rispetto alla dinamica rilevata a febbraio 2017 (-4,9%).