Home Appennino Modenese Valli del Dolo e del Dragone, Bonaccini ospite di Lapam

Valli del Dolo e del Dragone, Bonaccini ospite di Lapam


# ora in onda #
...............




Rimborso del 50% dell’Irap per le piccole imprese dell’Appennino, niente Irap per tre anni alle nuove imprese nate in montagna, banda larga estesa all’intero territorio entro il 2021, sostegno alla viabilità, prendendo in esame in modo serio la proposta di miglioramento sulla provinciale 486. In più aumento del turismo in doppia cifra in Appennino nell’ultimo anno e potenziamento della rete del turismo lento dei cammini, attraverso operazioni ad hoc. Stefano Bonaccini non si è presentato a mani vuote al convegno Lapam ‘Valli del Dolo e del Dragone: perché restare? Un anno dopo’.

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna ha risposto alle sollecitazioni dell’associazione, portate dal segretario Rossi, dalla presidente del gruppo giovani, Monica Telleri e dal presidente generale Luppi: “Sulla viabilità – hanno detto – vogliamo rimarcare la necessità di intervenire sulla provinciale 486, auspicando la sua piena condivisione tra gli attori istituzionali coinvolti: comuni, provincia e Regione Emilia Romagna in primis. Alla necessità di un asse viario efficiente, sul piano infrastrutturale è poi da aggiungere l’aspetto manutentivo, le nostre strade sono martoriate da smottamenti, frane, crepe, buche: occorre intervenire in fretta.

Apprezziamo la proposta di delibera sul rimborso parziale della quota Irap dovuta dalle imprese e come sa, Lapam approva la proposta di maggiore autonomia regionale. Ancora molto può essere fatto, ad esempio dando piena attuazione alla normativa europea sulla tariffa puntuale dei rifiuti, entro i tempi prefissati dall’Unione Europea prevista per il 2020.
Sul fronte dei servizi apprezziamo il lavoro svolto per rispettare i tempi fissati dall’Agenda digitale regionale, con la messa in opera della Banda Ultra Larga. Rimane tuttavia irrisolta – conclude Lapam Confartigianato – un’altra urgente problematica. Mi riferisco ai continui sbalzi di tensione della rete elettrica, che creano enormi danni ad imprese, cittadini e scuole, ripercuotendosi oltre che sui macchinari produttivi, anche sulle linee telefoniche e internet. Un primo aiuto per le aziende da parte delle Regione potrebbe essere una linea specifica di contributo per le aziende montane che acquistano gruppi di continuità o generatori”.