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Torna ‘Eredi eretici’ della compagnia Pratello


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Dal 19 luglio sono aperte le prenotazioni per lo spettacolo ‘Eredi eretici’, in scena nel cortile dell’Istituto Penale Minorile di Bologna nel mese di settembre. L’ingresso è subordinato al permesso dell’Autorità Giudiziaria Competente ed è necessario inviare le richieste di partecipazione entro il 10 agosto 2019. Dopo il debutto di gennaio 2019 all’Arena del Sole dal 3 al 6 settembre sarà una compagnia formata da minori e giovani adulti detenuti presso l’Istituto Penale Minorenni di Bologna a presentare una nuova edizione dello spettacolo, con la regia di Paolo Billi. In scena Andrea, Karim, Manuel, Ralph e gli altri ragazzi dell’IPM di Bologna con le giovani attrici di Botteghe Moliére: Susanna Accornero, Noemi Giannerini, Marta Orrù, Maddalena Pasini, Viviana Venga La drammaturgia di Paolo Billi compone scritture diverse sul tema “Padri e figli”, realizzate in alcuni Istituti Penali, nel corso di tutto il 2018: a Bologna, a Reggio Emilia e a Pontremoli.

Nel fluire di scene corali, improvvisi emergono frammenti di intense e conflittuali lettere “al padre” scritte da figli illustri: da Wolfgang Amadeus Mozart a Giacomo Leopardi, da Karl Marx a Franz Kafka. Eredi eretici mette in scena gli smarrimenti e le solitudini di figli che cercano e si rivolgono a padri assenti, a padri perduti, a padri che nulla possono lasciare in eredità. Sono figli che inesorabilmente scivolano senza fine; figli che cercano di aggrapparsi a levigate chine; figli che vogliono essere guardati in faccia; figli che guardano in faccia e dicono:«Padre, sono figlio tuo, capisco che il mondo ti abbia spezzato il cuore, è stata dura per te, ma io ti voglio far capire che il tempo può aggiustare tutto. Lo hai sempre detto tu».

La scena di Eredi eretici è un grande ripido piano inclinato, segnato da meridiane di ferro; pavimento di antiche mattonelle, dove stanno sospesi numerosi microfoni illuminati dall’alto: sono i luoghi da dove mettersi in comunicazione con chi materialmente non è presente, ossia i padri. La struttura scenografica è stata realizzata dall’architetto Gazmend Llanaj, con i ragazzi dell’IPM di Bologna nei percorsi formativi per l’inclusione socio-lavorativa dei giovani a cura di IIPLE; Elvio Pereira De Assunçao cura l’aiuto regia e i movimenti coreografici; le scene sono di Irene Ferrari; le luci di Flavio Bertozzi.

Il presente progetto si inserisce nel più ampio Stanze di Teatro Carcere 2019 del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, l’associazione che riunisce le realtà che operano in carcere con progetti teatrali a Forlì, Modena, Castelfranco, Ravenna, Ferrara e Bologna, nell’ambito di un Protocollo d’intesa con la Regione Emilia, il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziarie e il Centro Giustizia Minorile Emilia Romagna e Marche. Le attività sono sostenute dalla Regione Emilia Romagna, dal Centro Giustizia Minorile Emilia Romagna e Marche e dal Comune di Bologna, nell’ambito di Bologna Estate 2019. Fondamentale il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna che sostiene i progetti annuali con i minori e giovani adulti in carico ai Servizi di giustizia Minorile, e un piccolo contributo da parte di Ottica Garagnani.

L’ingresso è subordinato al permesso dell’autorità giudiziaria competente. Per partecipare è necessario inviare copia di un documento di identità a teatrodelpratello@gmail.com e attendere conferma dell’avvenuta autorizzazione. Ingresso unico 10 euro.

teatrodelpratello@gmail.com FB Teatro del Pratello www.teatrodelpratello.it