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Sicurezza: aumenta la dotazione organica della Municipale di Modena


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Per assicurare una maggiore presenza della Polizia locale sul territorio, dopo l’introduzione della Polizia di prossimità e l’applicazione dei servizi h24 sette giorni su sette per tutto l’anno, ora la dotazione organica del Corpo di Modena passa da 220 a 226 unità. L’amministrazione comunale interpreta così, nel modo più estensivo, le nuove norme regionali in materia, per aggiungere sei unità che saranno inserite nella modifica al piano occupazionale che sarà approvato dalla giunta entro la fine di luglio.

Lo ha annunciato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli insieme alla comandante della Polizia municipale Valeria Meloncelli durante la conferenza stampa di presentazione dell’aggiornamento del Piano Sicurezza in vista del rinnovo del Patto per Modena sicura.

Tra le novità illustrate anche l’estensione del sistema della videosorveglianza cittadina, azioni di prevenzione e di contrasto dell’illegalità, un intervento di riqualificazione urbana come il secondo stralcio dei lavori per il parchetto di viale Gramsci.

Per quanto riguarda il piano occupazionale, nel nuovo assetto direzionale del Comune è prevista anche l’individuazione di un dirigente per rafforzare la struttura di coordinamento della Municipale. A breve, inoltre, uscirà il bando di concorso con cui il Comune conta di arruolare tra le fila dei propri agenti 20 giovani con contratto di formazione lavoro, mentre è già avviato il percorso per contrattualizzare a tempo indeterminato 12 agenti entrati a far parte della Municipale di Modena dallo scorso anno.

Infine, saranno assunti anche due ulteriori ispettori che andranno a potenziare quelli già impegnati nei servizi di prossimità, confermando l’intenzione di avere una Polizia locale sempre più vicino ai cittadini, anche in riferimento alle nuove forme di sicurezza partecipata che si stanno rapidamente sviluppando.

Le nuove assunzioni consentiranno un maggiore presidio del territorio, un incremento dei servizi di sicurezza stradale e anche un potenziamento dell’anello di collegamento tra la Municipale e i gruppi di Controllo di Vicinato il cui numero è in costante aumento: sono già 75 i gruppi formalmente costituiti e coinvolgono complessivamente 1900 persone.

 

IL 23 LUGLIO APPUNTAMENTO CON LE “SENTINELLE” 

A tutti i cittadini che partecipano ai gruppi di Controllo di vicinato è dedicato l’appuntamento in programma a Forum Monzani martedì 23 luglio alle ore 18, in via Aristotele 33. Parteciperanno il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il prefetto Patrizia Paba.

I gruppi di Controllo di Vicinato formalmente costituiti sono 75 e altri se ne stanno formando con il supporto della Municipale e dell’Ufficio Politiche della Legalità e delle Sicurezze. Complessivamente coinvolgono circa 1900 persone in piccoli gruppi, mediamente di 20 o 30 membri, in contatto tra loro tramite una chat di whatsapp con cui scambiano messaggi e segnalazioni secondo regole e criteri condivisi, finalizzati alla prevenzione dei reati. Recentemente, dopo una giornata di formazione condotta da un giurista e dedicata ai temi della privacy, l’amministrazione ha messo a disposizione anche un vademecum per l’uso corretto della chat. Occasioni di formazioni riservate ai referenti dei gruppi erano già state organizzate lo scorso anno e altre sono in programma.

L’incontro di martedì 23 luglio sarà rivolto a tutti i cittadini coinvolti nel Controllo di Vicinato, oltre che ai 328 Volontari della sicurezza appartenenti a una decina di associazioni (Anc, Ana, Circolo Narxis, Gel, Geev, Vivere Sicuri, City’s Angels, Cmis, Asac e Aeop) impegnati in attività di presidio coordinate dalla Municipale e a quelli attivi nei tre punti Città sociale Sicura (Croce Blu, Vivere Sicuri e cooperativa Il Megafono); invitate all’appuntamento anche le associazioni impegnate nei progetti territoriali.

Il sindaco ringrazierà tutti personalmente per l’impegno profuso nei confronti della comunità e delineerà gli ambiti e i progetti su cui l’amministrazione comunale è impegnata. L’obiettivo è appunto quello di condividere le politiche per le sicurezze adottate e la direzione intrapresa per migliorare la vivibilità e la sicurezza in città.

Il Controllo di Vicinato, che si fonda sulla solidarietà sociale e sul principio che la sicurezza si costruisce insieme, ha infatti ricadute importanti in termini di coesione e presidio sociale del territorio. Se originariamente le chat collegavano esclusivamente gruppi di residenti, il progetto sta ora ampliandosi alle attività commerciali e imprenditoriali (come nella zona di via Frignani, prima ancora a San Damaso) e stanno nascendo nuove e interessanti sinergie tra chi frequenta la zona di giorno e chi la abita per lo più in orario serale e notturno.

Non solo le segnalazioni delle cosiddette “sentinelle” che conoscono il territorio e lo frequentano sono utili per la prevenzione dei reati, ma dal confronto con loro possono nascere progetti di animazione sociale e indicazioni per interventi strutturali inerenti all’ampliamento della videosorveglianza. Infatti, nonostante la collocazione delle telecamere sia decisa dal Gruppo tecnico interistituzionale di videosorveglianza, le segnalazioni dei cittadini vengono sempre prese in considerazione per essere poi confrontate con le istanze delle Forze dell’ordine, come sta accadendo in zona Torrazzi dove, dal dialogo dell’amministrazione con gli imprenditori che in quella zona hanno dato vita al Controllo di Vicinato, sta nascendo un progetto per la collocazione di una serie di telecamere presso i diversi punti di accesso, ed eventualmente di fuga, dalla zona.

 

ENTRO L’ANNO 300 TELECAMERE IN FUNZIONE

Il sistema di videosorveglianza cittadina vede in funzione 249 occhi elettronici. Nel 2014 erano 130 le telecamere collegate alle sale operative di Polizia municipale e  Forze dell’Ordine. A fine 2019 saranno circa 300 con un investimento pari a 130 mila euro per l’anno in corso, comprensivo anche della sostituzione, per altro già in atto, dei primi 10 di 60 apparecchi ormai superati con modelli digitali di nuova generazione.

Oltre alla ormai prossima accensione di ulteriori 20 telecamere di lettura targhe collocate presso i 13 varchi del Sistema nazionale controllo targhe e transiti, diversi i lavori in corso per l’estensione del sistema di videosorveglianza.

Nella zona di corso Vittorio Veneto è terminata la posa della fibra ottica che, una volta effettuati anche i lavori di elettrificazione, consentirà di installare le telecamere all’altezza di vicolo delle Grazie, all’interno del passaggio pedonale coperto e in via degli Adelardi; altri due apparecchi sono previsti in piazzale Risorgimento.

Inoltre, in piazza Mazzini dove procedono i lavori per il diurno che completeranno il rifacimento della piazza, è prevista l’installazione di ulteriori due telecamere, mentre le tre in funzione saranno sostituite con apparecchi più moderni.

Appena usciti dal centro, un ulteriore occhio elettronico sarà collocato in via Osoppo all’incrocio con Cavo Cerca.

Per quanto riguarda le frazioni, attualmente l’estensione della videosorveglianza è in corso a Marzaglia (dopo la copertura di Marzaglia Vecchia, si sta ora procedendo ad attivare gli apparecchi installati nella parte nuova della frazione) e a Cognento dove stanno per essere ultimati i lavori per l’infrastruttura della connettività e sono già state acquistate le telecamere da collocare in via Jacopo da Porto (rispettivamente agli incroci con via Tosatti e via Guareschi). A Cognento è in progettazione anche un nuovo portale di lettura targhe che si aggiungerà ai 13 già ultimati e collegati alle banche dati SCNTT il cui utilizzo è regolato da un protocollo siglato in Prefettura nei giorni scorsi.

È inoltre già avviata la procedura di gara per aggiudicare i lavori per l’estensione della videosorveglianza nella zona sud di Modena e a S. Anna grazie a un progetto del Comune del valore complessivo di 469mila euro per i lavori di connettività e l’installazione di oltre 30 telecamere, che ha ottenuto un finanziamento statale dall’allora Governo Gentiloni di 269 mila euro.

Inoltre, sono già state collocate nella zona Porta nord e di via Finzi le prime 17 telecamere delle circa 40 finanziate nell’ambito del Progetto Periferie che prevede la riqualificazione di tutta l’area nord, finanziato anch’esso tramite un bando del Governo precedente.

Il miglioramento della vivibilità e della sicurezza passa infatti anche attraverso gli interventi di riqualificazione, come in viale Gramsci, dove accanto alle azioni di accompagnamento sociale e al potenziamento del portierato sociale PassMo, l’accordo regionale “un quartiere-una città: azioni integrate per la sicurezza urbana” prevede anche il secondo stralcio dei lavori per il completamento del parchetto di viale Gramsci. Il costo totale del progetto per il 2019 è di 195mila euro con un finanziamento regionale di 136 mila euro. Nel nuovo parchetto è prevista anche l’installazione di ulteriori tre telecamere.

Due invece le telecamere finanziate dall’attuale governo nell’ambito del progetto “Scuole sicure” che assegna a Modena 64mila euro, di cui la metà per investimenti, destinati a rafforzare i controlli e gli interventi contro lo spaccio e il consumo di stupefacenti, oltre che per interventi che saranno concordati con le dirigenze scolastiche e azioni rivolte agli studenti anche nell’ambito dei programmi di educazione alla legalità, per altro da tempo avviati nelle scuole cittadine. Attraverso il progetto saranno realizzati anche interventi di ammodernamento delle strumentazioni tecnologiche in dotazione alla Polizia locale.

Tra gli investimenti previsti nell’anno in corso anche un progetto del valore di circa 22mila euro per dotare di un’unità cinofila propria il Corpo della Municipale di Modena; il progetto ha ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna un contributo di circa 10mila euro. Il progetto prevede l’istituzione di un nucleo operativo con due conduttori e un cane antidroga, la realizzazione di una struttura di ricovero per l’animale e la formazione degli istruttori la cui individuazione è già iniziata all’interno del Corpo di Modena. Oggi invece per le operazioni antidroga, gli agenti della Municipale di Modena si avvalgono del supporto dell’unità cinofila della Polizia Locale dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, composta dal cane Victor e dal suo istruttore.

 

PREVENZIONE REATI E SOSTEGNO ALLE VITTIME

Oltre agli interventi per migliorare il controllo del territorio attraverso il potenziamento della Polizia locale e delle strumentazioni tecnologiche, agli interventi di riqualificazione urbana e di contrasto al degrado e alla microcriminalità, il Comune di Modena è impegnato in attività di prevenzione dei reati e di vicinanza alle vittime, di mediazione dei conflitti, animazione e presidio sociale del territorio, così come di educazione alla legalità per la prevenzione di comportamenti a rischio.

Al 30 giugno di quest’anno già quasi un centinaio le domande di risarcimento da parte di vittime di piccoli reati accolte dal Fondo Non da soli finanziato dal Comune di Modena dal 2014 (allora furono risarcite 104 domande per complessivi 16mila euro; nel 2018 i risarcimenti sono arrivati a 187 per un totale di oltre 30 mila euro). Anche attraverso gli Sportelli Non da soli e con l’aiuto dei volontari vengono, inoltre, frequentemente organizzate iniziative di informazione e sensibilizzazione per la prevenzione dei reati.

Confermata anche l’adesione alla Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati; il Comune di Modena è inoltre tra quelli che finanziano il Fondo sicurezza della Camera di Commercio che assegna risorse alle imprese per il potenziamento dei sistemi di difesa passiva: le 21 domande accolte nel 2019 hanno consentito di erogare contributi per circa 27mila euro e a settembre il bando sarà riaperto per assegnare risorse ancora disponibili per 54 mila euro.

Inoltre, nel 2019 per l’installazione di sistemi di difesa passiva negli istituti scolastici particolarmente colpiti da intrusioni, vandalismi e furti, l’amministrazione comunale ha stanziato 100 mila euro agli Istituti Comprensivi che entro l’anno dovranno rendicontare gli interventi effettuati.

Infine, accanto agli interventi informativi ed educativi condotti nelle scuole (contro il bullismo, il cyber bullismo e il gioco d’azzardo, per internet sicuro, di educazione stradale e alla legalità), l’amministrazione ha investito in progetti territoriali che fanno leva sulla collaborazione delle associazioni di volontariato e delle realtà presenti nel quartiere per attività di animazione e presidio sociale.