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Il braccio robotico ha dipinto pitture rupestri a Matera ed ora è rientrato a Fiorano


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È stato ideato e realizzato dai makers di Casa Corsini, ha dipinto pitture rupestri a Matera ed ora è rientrato a Fiorano Modenese a disposizione per nuove azioni. Il ‘braccio robotico’ è stato protagonista della performance che unisce arte e tecnologia, immaginata dall’artista Francesco Finotti e che ha trovato concretizzazione in queste settimane in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 nella Storica Casa Grotta di Vico Solitario.

A Matera, il robot – lavorando lungo un percorso di tre metri in una grotta naturale – ha dipinto con continuità i pittogrammi tipici dell’arte rupestre su un pannello fluorescente con un fascio di luce.

Soggetti pubblici e privati si sono uniti per dare vita a questo progetto in grado di coniugare arte, tecnologia e opportunità educative per i ragazzi, grazie al supporto dell’amministrazione comunale fioranese e di due aziende del territorio, Atom srl di Maranello e Dierre Group di Fiorano.

L’assessore alle politiche giovanili Luca Busani ribadisce l’impegno dell’amministrazione comunale: “Le nuove frontiere della tecnologia per riscoprire le origini delle arti visive: quale migliore paradigma educativo per stimolare i ragazzi e coinvolgerli attivamente in un connubio di contesti d’eccellenza, come la rete dei FabLab da una parte e la capitale europea della cultura dall’altra, senza dimenticare l’essenziale contributo delle aziende e delle scuole del nostro territorio!. E’ proprio questa la realtà che ci impegniamo a costruire ogni giorno per i nostri ragazzi, coniugando pubblico e privato, passato e futuro, e soprattutto mondo dell’istruzione e quello del lavoro”.

La community del FabLab di Casa Corsini ha sviluppato il robot, le soluzioni per il movimento, la app di controllo da remoto e le modalità per permetterne l’attività pittorica. Il progetto ha visto la collaborazione dello Studio Agilioty di Alberto Trentadue per quel che riguarda lo sviluppo del software di controllo remoto del robot. Ma a questa attività se n’è aggiunta un’altra, che ha visto protagonisti la scuola secondaria di primo grado ing. Carlo Stradi di Maranello e la scuola secondaria di primo grado Nicola Festa di Matera, che hanno sviluppato azioni di reciproca conoscenza su temi culturali. In particolare, i ragazzi di Matera hanno visitato il territorio di Fiorano Modenese e Maranello in aprile, mentre gli alunni maranellesi sono scesi in visita a inizio maggio.

Gli studenti dell’istituto di Matera hanno realizzato i disegni, poi riprodotti nella casa-grotta dal robot durante la performance artistica. I ragazzi delle scuole maranellesi hanno invece beneficiato di un percorso educativo di carattere tecnologico con la realizzazione di un pannello touch sonoro. Attraverso l’aiuto di una scheda elettronica e di circuiti, toccando il pannello si possono ascoltare le testimonianze della comunità locale raccolte dagli studenti della Scuola Nicola Festa e dall’Archivio Storico di Matera. Il percorso educativo è stato tenuto da Francesco Finotti, artista visivo e plastico, e da “La Tata Robotica” Enrica Amplo, esperta di STEAM Education.

Il Comune di Fiorano Modenese ha creduto nell’idea, facendola diventare il progetto di punta dell’open FabLab serale del mercoledì. Atom progetta e costruisce attrezzature tecniche per l’industria ed è specializzata nel settore del sollevamento, Dierre Group realizza invece protezioni e componenti tecnologicamente avanzati per l’automazione industriale in diversi settori. Il progetto è stato fin da subito elaborato tenendo conto del luogo di primo utilizzo, la Storica Casa Grotta di Vico Solitario. Il FabLab di Casa Corsini ha operato in stretta collaborazione con l’associazione “Gruppo Teatro Matera”, che gestisce la casa grotta, ed il FabLab Syskrack di Grassano (MT), che ha fornito assistenza nel corso della durata della performance artistica.